Contrasto all'immigrazione clandestina: oltre 3000 identificazioni in due settimane
Particolare attenzione è stata data alla prevenzione dei reati predatori e al contrasto, tra le altre cose, dell’immigrazione clandestina, in linea con le direttive d’intervento finalizzate all’incremento dell’azione di rimpatrio dei cittadini irregolari, fornite dal Ministero dell’Interno ed oggetto di recenti riunioni di coordinamento delle forze di polizia e specifici tavoli tecnici in Questura.
Nelle ultime due settimane, la Questura e la Polizia Ferroviaria hanno identificato nel capoluogo toscano oltre 3000 persone e denunciato, tra le vie cittadine, i parchi e gli scali ferroviari fiorentini, 20 cittadini stranieri non in regola con gli obblighi sul soggiorno, la maggior parte dei quali con alle spalle diversi precedenti di polizia.
Nei loro confronti, proprio su input del Questore della provincia di Firenze, l’Ufficio Immigrazione di via della Fortezza ha avviato, a vario titolo e con diverse modalità previste dalla Legge, le procedure di espulsione dall’Italia.
Come ben noto, non sempre può essere infatti attuato il trattenimento del cittadino straniero in attesa di rimpatrio.
Oltre ai consueti accompagnamenti ai Centri per Rimpatri della Penisola, in alcuni casi specifici è stato comunque emesso quello che tecnicamente viene definito “Ordine del Questore”, ovvero un provvedimento firmato nella città gigliata dal vertice di via Zara che dispone all’interessato di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni, termine per la violazione del quale sono naturalmente previste sanzioni penali.
Nel corso dei controlli la Polizia di Stato ha recentemente rintracciato anche due ricercati.
Nel parco delle Cascine è stato fermato un cittadino tunisino di 35 anni sul quale pendeva un ordine di carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, a seguito di una condanna definitiva a 10 anni e mezzo di carcere per un cumulo di pene relative a furti e spaccio di droga.
Ieri pomeriggio la Polizia Ferroviaria di Santa Maria novella ha invece rintracciato in stazione un 40enne senegalese, finito poi a Sollicciano. L’uomo era ricercato poiché doveva scontare una condanna definitiva a un anno e tre mesi emessa dal Tribunale di Firenze per reati contro il patrimonio.