Case di riposo Sereni Orizzonti, l'allarme Fp Cgil Firenze su sicurezza e contratti
Sereni Orizzonti, il gruppo friulano che opera nel campo delle Rsa, ha annunciato qualche mese fa nuovi e cospicui investimenti, circa 200 milioni di euro per realizzare 20 nuove strutture per anziani nei prossimi cinque anni. L’azienda è già ben radicata nel territorio italiano e presenta in Toscana 11 strutture di cui 6 fiorentine (2 su Firenze, 1 a Firenzuola, Dicomano, Pelago, Signa, per un totale di 200 addetti circa tra assistenti, Oss e infermieri/e).
Sono molti gli articoli di giornale che narrano le gesta del gruppo e della holding ad essa collegata, ma esiste il rovescio della medaglia: gravi inadempienze in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e l’applicazione di contratti collettivi nazionali “pirata” che penalizzano chi lavora sia dal punto di vista economico che normativo.
A livello italiano, sono soltanto 17 i Rls (Rappresentanti lavoratori per la sicurezza) eletti o designati su 85 strutture, e ben 3 regioni italiane non hanno mai proceduto alla nomina di un Rls, in violazione del D.Lgs. 81/08 (Testo unico sulla sicurezza). E’ evidente che le residenze per anziani dopo il Covid hanno cambiato pelle e l’incidenza di patologie croniche è aumentata drasticamente.
Nelle strutture del territorio di Firenze sono presenti 2 rappresentanti per la sicurezza, ma viste le condizioni generali dell’organizzazione del lavoro dubitiamo che questi siano messi nelle condizioni di esercitare realmente il loro ruolo, come ad esempio la valutazione relativa alla movimentazione dei carichi, il rischio biologico, lo stress da lavoro correlato; questo, in un settore sottoposto ad alto turn-over di personale che mette a rischio gli operatori e l’utenza.
Sul fronte contratti di lavoro, in Italia l’azienda ha scelto unilateralmente di applicare il Contratto nazionale AIOP 2012 e il Contratto nazionale Anaste 2020: entrambi i contratti sono “pirata”, cioè siglati con sindacati non rappresentativi, nonostante che le sigle confederali (CGIL, CISL e UIL), detengano la maggiore rappresentanza tra le lavoratrici e i lavoratori. Entrambi sono contratti con parti economiche e normative peggiorative rispetto ad altri applicati nel comparto, e la cosa è ancora più grave se pensiamo che la Sereni Orizzonti si finanzia anche con risorse pubbliche per i posti in convenzione.
In Toscana la situazione è ancora diversa: dopo una trattativa lunga e difficile, ad oggi si applicano due contratti: uno “pirata” Anaste ed uno sottoscritto da CGIL-CISL-UIL (Uneba).
La Funzione Pubblica CGIL ha chiesto a Sereni Orizzonti di aprire un confronto stabile per applicare un contratto nazionale che riconosca ai propri dipendenti salari dignitosi e rispetti le norme relative alla salute e sicurezza; una richiesta che è stata rigettata dall’azienda, adducendo come motivazione le insufficienti risorse economiche disponibili, nonostante che - è di dominio pubblico - sia prossima all’apertura di altre strutture in Toscana.
Riteniamo fondamentale che i sindaci e le Asl, dove sono presenti le Rsa, si facciano garanti del corretto funzionamento delle strutture e pongano attenzione, sia in fase di accreditamento e di successiva esecuzione, che i Contratti nazionali applicati per le convenzioni siano sottoscritti dalle organizzazioni confederali maggiormente rappresentative, così da garantire condizioni normative ed economiche dignitose alle lavoratrici e lavoratori delle strutture.
Continueremo pertanto nella mobilitazione, con segnalazione agli enti preposti e alle istituzioni.
Firmato: Fp Cgil Firenze