Alla Festa de l’Unità Provinciale si è tenuta un’importate iniziativa sul tema dell’ambiente e del rischio idraulico ed idrogeologico. Insieme all’assessora regionale Monia Monni, al presidente della Provincia Massimiliano Angori, a Federico Grossi, capogruppo di Castelfranco Unita, all’architetto Antonino Bova e a Ivetta Parentini per la segreteria provinciale di Pisa, abbiamo discusso di un tema centrale per lo sviluppo del Distretto del cuoio e portato spunti che indicano un percorso da seguire.
Fin dalla fine degli anni settanta il Distretto del cuoio ha avviato un modello di economia incentrato sullo sviluppo sostenibile, anticipando di fatto le normative europee in questo settore, e, grazie agli investimenti promossi delle istituzioni, ha prodotto innovazione diminuendo l’impatto ambientale e garantendo alti standard di qualità della vita. È necessario proseguire in questo percorso potenziando i cicli di depurazione e l’economia circolare, da sempre fiore all’occhiello del nostro territorio.
La politica di questi anni, che ha visto un costante rapporto tra istituzioni pubbliche ed il settore privato, ha la necessità di essere rafforzata attraverso la creazione di tavoli di confronto tra Regione, categorie economiche e sindacati. Come ricordato dall’assessora Monni, c’è la piena disponibilità della Regione a trovare soluzioni di concerto con le parti interessate, come già stato fatto per le problematiche legate ai cloruri e solfati. Per quanto riguarda il rischio idraulico, invece, la L. 41/2018 ha il merito di aver introdotto il concetto di sicurezza territoriale e gli studi finanziati dalla Regione hanno implementato le mappe di rischio.
Dobbiamo continuare ad investire e fare ricerca sul tema attraverso ulteriori studi che portino alla ricerca di soluzioni di salvaguardia del territorio e delle persone che in esso vivono e allo stesso tempo allo sviluppo del territorio stesso.
La sicurezza dei cittadini non può prescindere dalla consapevolezza che i cambiamenti climatici giocano un ruolo determinante in questa emergenza globale. Da qui la disponibilità della Regione di proseguire negli studi e di valutare le situazioni caso per caso, elemento nuovo e qualificante di questo incontro, rafforzando i piani di protezione civile in cui tutti, Regione, associazioni, cittadini e aziende devono giocare la loro parte.
Fonte: Pd Pisa
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