"Bandiera esposta in municipio contro la legge": l'esposto FdI a Certaldo
Fratelli d’Italia ha inviato una formale richiesta al sindaco di Certaldo affinché siano rimosse dal Municipio le bandiere non previste dal Cerimoniale di Stato. “Le norme a riguardo sono chiare e riteniamo errata e contraria alla legge l'esposizione di una bandiera straniera come anche quella della pace sulla facciata del Municipio” riportano i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia, Masini e Borghini.
L’Avv. Cristina Malavolta di FDI Certaldo spiega “il DPR n. 121/2000 non lascia spazio ad interpretazioni o deroghe. Ai sensi dell’art. 2, “la bandiera nazionale è alzata per prima ed ammainata per ultima ed occupa il posto d’onore, a destra ovvero, qualora siano esposte bandiere in numero dispari, al centro”. Pertanto, su edifici di regioni, province o comuni, il Tricolore è posto sul pennone centrale, a destra la bandiera dell’Unione europea e a sinistra quello dell’ente. Mentre, “si espongono bandiere di Paesi stranieri solo nei casi di convegni, incontri e manifestazioni internazionali, o di visite ufficiali di personalità straniere”, con la conseguenza che, come indicato dalla stessa Presidenza del CdM, in presenza di quattro pennoni ed in occasione di una visita di un ospite straniero di rango superiore o pari a quello dell'ospitante, la bandiera ospite assumerà la posizione tra la bandiera europea e quella italiana. La bandiera di Regione/Provincia o Comune è posta in ultima posizione. Infine – prosegue – “l’art. 9 sancisce che “Le bandiere sono esposte in buono stato e correttamente dispiegate; né su di esse, né sull’asta che le reca, si applicano figure scritte o lettere di alcun tipo. 2. Su ciascuna asta si espone una sola bandiera” .
FDI ribadisce quindi che “Anche sulla scorta della circolare della Presidenza del CdM divulgata in occasione del 150esimo anniversario dell’unità d’Italia, chiediamo che sia prestata attenzione sia per la corretta esposizione nel rispetto delle regole protocollari, sia affinché gli stessi non si presentino logori, scoloriti, strappati, sporchi o avvolti intorno all’asta, con invito di immediata sostituzione di eventuali bandiere in stato di degrado”.
E Masini e Borghini concludono: “Ferme restando le libere convinzioni di ciascuno di noi, precisiamo che non è nostra intenzione animare un dibattito sui messaggi associati ad alcune bandiere ma chiediamo semplicemente il rispetto delle regole e dei protocolli, per cui anche in relazione alla bandiera della pace, la circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri n. 344/22-3/Gab. del 13 febbraio 2003, ha chiarito che 'non possono essere esposte bandiere straniere (...) e neppure simboli privati (ad esempio, insegne di partito, simboli di associazioni e organismi vari)' e che la violazione di tali direttive determinerebbe una violazione sanzionabile, ai sensi dell’articolo 292 (vilipendio alla bandiera) codice penale; e come risulta dal sito della Presidenza non sono ammesse altre bandiere al di fuori di quelle istituzionali per garantire “il carattere di neutralità delle sedi istituzionali, che costituisce sacro principio democratico, negli edifici della Regione non possono essere esposte bandiere di partito o di associazioni o di movimenti o bandiera della pace”.
Certi che il nuovo sindaco valuterà con attenzione quanto da noi rilevato riteniamo momentaneamente sufficiente rivolgerci solo alla sua persona.
Fonte: FdI Certaldo