Strage di Pratale, Salvianti mette in scena uno spettacolo per gli 80 dai fatti
C’è un’orgogliosa digressione sul cuore antifascista del nonno Galliano, il barrocciaio partigiano di Tavarnelle, detto Lince, che nell’estate del 1944, supportava la Resistenza portando le armi a Firenze e che già nella prima guerra mondiale si era messo al servizio dei più deboli, facendo il portantino. Ci sono le toccanti riflessioni sulla contemporaneità, sull’assoluta necessità di un cambio di passo, civile e politico, in grado di superare e contrastare la tendenza diffusa, più populistica che ideologica, al fenomeno del revisionismo, mosso da chi strumentalmente riscrive le pagine della Storia modificando interpretazioni, fatti, avvenimenti, verità storiche ormai consolidate. E ancora affioreranno considerazioni sulla civiltà, sul valore delle radici, sull’esempio della vita contadina e del lavoro della mezzadria, sulla cultura della memoria come principio di vita da conservare, proteggere e tramandare, prima di toccare nel vivo del ricordo di un’intera comunità e dedicarsi alla ricostruzione dei fatti di Pratale.
Massimo Salvianti, attore e regista, operatore culturale da anni impegnato nella ricerca, nello studio e nella valorizzazione della memoria locale, ripercorrerà con un’opera di narrazione teatrale, ancora più ricca e densa di contenuti ed emozioni, i momenti salienti dell’efferata strage nazifascista di Pratale. Quella vicenda che si consumò al calar del sole del 23 luglio di ottant’anni fa nella radura di Pratale, macchiata di sangue dai colpi di mitraglie dei soldati nazisti puntati alla testa di 12 uomini innocenti, catturati e violentemente separati dalle loro famiglie. In occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione di Barberino Tavarnelle dall'occupazione nazifascista, la rievocazione dei tragici fatti di Pratale, con la sua storia di violenza e morte, i nomi, i sacrifici, le vite spezzate dei civili inermi, le testimonianze dei familiari delle vittime sopravvissuti al dolore, alla povertà, alle privazioni, torna a riemergere dal passato.
“Il Sangue e l'Erba, la memoria non basta. 80 anni dalla Strage di Pratale”, testo e narrazione di Massimo Salvianti, è l’evento centrale del programma commemorativo, promosso e realizzato dal Comune di Barberino Tavarnelle, dedicato all’eccidio e al lavoro di recupero della memoria e di diffusione trasversale della conoscenza della strage per il quale la giunta Baroncelli ha ottenuto lo scorso aprile la medaglia d’oro al merito civile, conferita dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella attraverso la Prefettura di Firenze. L’evento, prodotto da Arca Azzurra Eventi, si terrà il 23 luglio alle ore 18 nel luogo della strage, a Pratale, e sarà arricchito dalle musiche originali di Emiliano Benassai, eseguite alla fisarmonica dal musicista, la voce di Sofia Nyberg e le illustrazioni di Lorenzo Bojola.
“La narrazione che da anni metto in scena per raccontare soprattutto alle nuove generazioni l’eccidio di Pratale – spiega Massimo Salvianti – si compone per l’ottantesimo anniversario della Liberazione di una parte nuova che farà da preludio al racconto dei fatti che portarono all’uccisione dei 12 contadini. Ricostruirò tutto il contesto della comunità, il tessuto familiare, porterò alla mente i nomi e i percorsi di vita di chi c’era, delle vittime, dei familiari, delle cittadine e dei cittadini che subirono gli orrori della ferocia omicida nazifascista che ha segnato indelebilmente la storia del nostro territorio. Il mio obiettivo quest’anno è far vedere di più, andare oltre le parole e ricreare la tridimensionalità plastica dei sentimenti, coinvolgere con le emozioni invitando il pubblico ad immedesimarsi perché la memoria può non bastare più e tutti siamo chiamati a fare uno sforzo diverso per comprendere, rivivere, condividere ciò che successe, lo dobbiamo ai nostri contadini e a tutti i civili e le civili, agli uomini e alle donne della Resistenza che pagarono con il sangue il prezzo della nostra libertà e della nostra democrazia”.
Le vittime civili che saranno ricordate a Pratale, nella campagna chiantigiana tra Badia a Passignano e Fabbrica, sono Angelo, Attilio e Oreste Cresti, Bruno, Giuseppe, Livio, Serafino, Marcello e Omero Gori, Carlo e Giuliano Lotti, Giovanni Raspollini. All’evento prenderanno parte i familiari delle vittime, tra cui Mirella Lotti, testimone diretta della strage, una delle ultime degli eccidi nazifascisti perpetrati in Italia. A Pratale perse il nonno Carlo e il padre Giuliano quando aveva 8-9 anni.
Il programma della Liberazione di Barberino Tavarnelle, 23-25 luglio 2024
Il 23 luglio, giorno della Liberazione di Barberino Tavarnelle, avvenuta ad opera delle truppe neozelandesi, la comunità si sveglierà alle ore 9.30 con il suono delle campane a festa in tutto il territorio e le bandiere tricolore alle finestre e ai balconi delle cittadine e dei cittadini che vorranno aderire. Alle ore 9.30 è prevista la deposizione della corona al monumento ai caduti in piazza Matteotti e al monumento dedicato alla Liberazione in via 23 Luglio 1944 nel parco Alfredo Enrichi, detto Nicche. La commemorazione prosegue a Pratale dove alle ore 10.30 è prevista la celebrazione della Santa Messa, in memoria delle vittime, e la successiva deposizione della corona al monumento ai caduti. La giornata propone un epilogo in musica con il concerto “80 voglia di Liberazione. Un percorso musicale tra autorità ed autorevolezza”, in programma alle ore 21.30 in piazza Matteotti. Protagoniste la Banda Sonora “La Ginestra” di Poggibonsi e la Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Marcialla, dirette dal Maestro Biagio Mazzafera e dal Maestro Adriano Scoccati con la voce di Francesco Burroni.
Il 24 luglio, alle ore 21.30, piazza Matteotti accoglierà lo spettacolo presentato nell’ambito del calendario “Rampa Estate 2024” e prodotto dal Teatro dell'Elce “Lettera a Eichmann”. Si tratta di un reading tratto da “Noi figli di Eichmann” di Gunther Anders con Marco Di Costanzo, Stefano Parigi, adattamento e regia di Marco di Costanzo, suono di Andrea Pistolesi. Ultimo appuntamento in programma è previsto giovedì 25 alle ore 21:30 nell’Arena cinematografica estiva, allestita nel cortile della scuola primaria “Andrea da Barberino” a Barberino Val d'Elsa, con la proiezione del Film “Kia Ora” La Liberazione del Chianti e di Firenze attraverso le storie del 28° Battaglione Maori. Ingresso libero.
Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino