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Castelfranco, sindaco Mini: "È toccato a noi approvare il rendiconto 2023. Mostra i limiti della precedente amministrazione"

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"È toccato alla nuova amministrazione approvare il rendiconto 2023, visto e considerato che la precedente amministrazione non vi aveva provveduto nei termini previsti dalla legge, incurante anche dei ripetuti solleciti da parte del Prefetto. Il consuntivo appena approvato mostra tutti i limiti della precedente gestione a guida PD e restituisce un quadro impietoso su come il comune è stato malamente amministrato non solo nel 2023 ma anche negli anni passati: chi ci ha preceduto infatti non è mai stato in grado di incassare i propri crediti, accontentandosi di incamerare solo il 47% di quanto dovuto (e ciò nonostante il revisore dei conti per anni abbia sollecitato un potenziamento dell’ufficio tributi) senza preoccuparsi del fatto che, così facendo, si sono perse per anni delle importanti risorse che avrebbero potuto essere investite sul territorio, arrivando addirittura a dover impiegare gran parte degli oneri di urbanizzazione per la copertura della spesa corrente.

Neppure davanti all’evidenza dei dati l’ex vicesindaco Grossi è riuscito a fare un minimo di autocritica e a riconoscere le manchevolezze della precedente amministrazione, provando a difendere l’indifendibile e lodando l’operato della giunta di cui ha fatto parte. Purtroppo l’atteggiamento autoreferenziale della sinistra ha caratterizzato anche la discussione sulla mozione presentata dal gruppo di minoranza “Castelfranco Unita”, con la quale si chiedeva di impegnare il sindaco a partecipare personalmente alle celebrazioni per la strage di Sant’Anna di Stazzema e ad iscrivere il Comune di Castelfranco di Sotto all’Anagrafe Antifascista, un elenco che esiste fin dal 2018 e al quale sono iscritti solo 80 comuni italiani su quasi 8000, come a dire che chi non vi compare è in automatico un simpatizzante del fascismo.

Peccato, però, che proprio il consigliere di opposizione Grossi, che ha fatto della difesa della democrazia e dei diritti inviolabili di tutti gli uomini la sua ragione di vita nelle ultime settimane, gridando ai pericoli ai quali questa nuova amministrazione la sottoporrebbe, abbia votato contro l’emendamento proposto dalla maggioranza, con il quale si chiedeva semplicemente di condannare in maniera ferma e netta qualsivoglia forma di totalitarismo, poiché riteniamo che non sia possibile giustificare certi orrori a seconda del colore della bandiera sotto la quale si sono consumati.

Neppure la netta presa di posizione della maggioranza in favore della tutela dei diritti fondamentali riconosciuti dalla nostra Costituzione, dal Trattato sull’Unione Europea e richiamati dalla risoluzione del 19 settembre 2019 con il quale lo stesso Parlamento Europeo ha condannato fermamente tutti i totalitarismi, sono serviti a far desistere la sinistra dal suo peculiare vizio di dare patenti di agibilità politica, visto che il Grossi è arrivato a dichiarare che finchè ad amministrare c’erano lui e il suo partito, non vi era alcun pericolo per la democrazia, facendo chiaramente intendere che tutto ciò che è altro da loro è un pericolo da arginare in ogni modo, anche a costo di strumentalizzare una tragedia come quella di Sant’Anna di Stazzema".

Il sindaco di Castelfranco di Sotto Fabio Mini

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