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Legionella via nelle Rsa, la sperimentazione della Techno System di Certaldo

Niente più biossido di cloro, minore rischio corrosione tubazioni, risparmio sui costi di manutenzione, maggiore durata di tutta la rete idrica. E legionella assolutamente sotto controllo.

Sono in sintesi i risultati della sperimentazione del Modulo MDI, per la prevenzione e l’abbattimento termico della legionella, presso la RSA Pablo Neruda di Castelfiorentino. Sperimentazione del tutto innovativa, prima in Italia, iniziata qualche mese fa e portata avanti con la preziosa collaborazione degli ingegneri della Asl Toscana Centro, Luca Tani e Luca Salvadori. Successivamente alla sperimentazione il Modulo MDI, prodotto da Techno System srl, Certaldo e quindi made in Italy, è stato donato alla stessa RSA.

Di questo si è parlato questa mattina, mercoledì 17 luglio 2024, presso la Sala del Consiglio di Palazzo Comunale a Castelfiorentino, nell’iniziativa “Il calore previene e cancella la legionella alla RSA Pablo Neruda. E fa risparmiare”. Sono intervenuti Francesca Giannì, sindaca di Castelfiorentino, Franco Doni, direttore Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, Federica Parisi, assessora a Politiche Sociali, Carlo Boccacci, ingegnere e presidente Techno System srl, Marco Bartolini, ingegnere responsabile di produzione Techno System srl, Luca Salvadori, ingegnere direttore S.O.C. Manutenzione Immobili Empoli - ASL Toscana centro, Luca Tani, ingegnere e direttore Area Manutenzioni e gestione investimenti Empoli, SOC Gestione Investimenti Empoli.

"Siamo soddisfatti di questa collaborazione virtuosa tra il settore privato e pubblico – fa notare Francesca Giannì, sindaca di Castelfiorentino - Sappiamo bene quanto lavorare in sinergia con il mondo delle imprese sia un elemento chiave dello sviluppo di una comunità: la donazione fatta ne è un esempio, una conferma di questa relazione positiva che produce benessere, attenzione al sociale e benefici per la salute”

I risultati della sperimentazione e la donazione. I risultati, come ha spiegato l’ingegnere Luca Salvadori che ha seguito tutta la procedura, partono da un risparmio reale per la struttura prodotto dall’impiego dell’acqua calda per abbattere la legionella rispetto all’impiego di prodotti come il biossido di cloro che, chiaramente, devono essere acquistati continuamente. Il modulo MDI rappresenta dunque un investimento che produce questo risultato. Ed ancora, non impiegando più prodotti chimici nell’azienda si determina un rischio minore di corrosione e quindi un risparmio sui costi di manutenzione nel tempo. Non solo, si determina anche una maggiore durata di tutta la rete di tubazioni. Che rappresenta una ulteriore forma di risparmio.

E i risultati sulla presenza del batterio della legionella? Sono buoni, le analisi che periodicamente vengono fatte come da normativa mettono in luce valori bassi o prossimi allo zero. Per i rami morti vengono messi in atto dei flussaggi, con aperture programmate dei rubinetti di acqua. Infine, non c’è un aumento di consumo energetico. I tempi in cui l’acqua deve essere aumentata di temperatura sono brevi, limitati nel tempo, di notte, un paio di ore. Qui l’acqua, che è già nell’anello a 50 gradi, viene portata a 65. Il gap termico non è così rilevante e il consumo di conseguenza.

Come funziona il Modulo MDI?  La legionellosi è una malattia molto diffusa in sanità. Il batterio vive e prolifera tra i 20 e i 45 gradi.  Il Modulo MDI è un apparecchio con a bordo uno scambiatore di calore a piastre che produce acqua calda sanitaria e permette, per mezzo di una centralina elettronica di controllo, innalzando la temperatura dell’acqua, (fino a 70 gradi), per il tempo che serve e quando serve, di abbattere la legionella. Il tutto è settato in funzione dell’impianto e agisce in modo automatico.

Fonte: Techno System srl

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