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Libri d'estate: 20 consigli da portare al mare, in montagna o dove volete voi

Al mare, in montagna, al lago, in tenda, in camper, a casa, da soli, in compagnia, ovunque e in qualsiasi modo: d'estate si legge. Con le ferie che vi vengono in soccorso, ci si può concentrare su quella pila più o meno grande di libri lasciata sul comodino. Anche chi di solito dice cose come "No io non leggo mai" adesso non ha scuse: per rilassarsi, per sgombrare la mente in questi giorni di riposo, ci si può perdere tra le pagine di un bel libro. Se poi vi piace, avete scoperto un nuovo hobby, non c'è niente da perdere.

Ecco dunque che come ogni estate anche gonews.it decide di venirvi incontro con una serie di consigli spassionati da portare dove volete voi. Abbiamo scelto venti titoli - sono tanti, ok, ma mica è obbligo leggerli tutti - e ve li proponiamo di seguito in rigoroso ordine sparso... Si tratta di saggi e di romanzi, di scrittori o scrittrici che vengono dalla Toscana come dal resto d'Italia e del mondo, di libri usciti da pochissimo o da qualche anno. Non c'è una regola, o meglio, una c'è: sono libri di case editrici indipendenti. A ben vedere ce n'è anche un'altra: sono solo libri belli.

Alessandro Ceccherini - Che venga la notte (nottetempo, 336 pagine, 19 euro)
Dopo il bellissimo 'Il mostro', il certaldese Alessandro Ceccherini torna a esplorare i meandri della mente di un serial killer. Nel nuovo romanzo entra nella testa di Donato Bilancia, pluriomicida genovese. Mostra le sue debolezze, le sue paure, il suo cinismo, la sua cattiveria. Soprattutto dipinge le mille contraddizioni di un uomo equamente spietato e vigliacco. Lo fa contestualizzando, ovvero provando a andare alle radici del male. Un'indagine avvincente, un libro potente e preciso.

Virginia Cafaro - Manifesto pisolini (le plurali, 160 pagine, 12 euro)
Figlia di genitori operai, Virginia Cafaro non ha mai visto i genitori riposarsi. Parte da questo spunto il saggio di Cafaro sugli spazi che (non) ci ritagliamo, sulle attività rilassanti che (non) facciamo. Diviso in cinque parti, scritto in maniera arguta e mai banale, 'Manifesto pisolini' è una guida femminista sul diritto al riposo, come si legge nel sottotitolo: è giusto iniziare a liberarci da una narrazione tossica secondo cui veniamo giudicati e giudicate solo per i risultati. Una lettura rilassante, in tutti i sensi.

Victor Heringer - L'amore degli uomini soli (Safarà, tradotto da Vincenzo Barca, 168 pagine, 18 euro)
Victor Heringer è stato probabilmente il più interessante tra gli scrittori millennial sudamericani, prima di togliersi la vita a nemmeno trent'anni. Safarà ha portato in Italia questo romanzo splendido, forte di una scrittura che a volte ha il gusto del realismo magico, altre del postmodernismo statunitense. Narrato in prima persona dal protagonista molti anni dopo i fatti, racconta il primo amore del giovane Camilo, quando nella sua magione arriva il mulatto Cosme. Un gioiello di brutale tenerezza, prima che il mondo crolli.

Valentina Mira - X (Fandango, 176 pagine, 15 euro)
Si parla molto di Valentina Mira per il suo ultimo libro, ma l'esordio della giornalista e scrittrice romana è stato probabilmente più intenso. In 'X' l'autrice parla direttamente al fratello, raccontandogli della violenza sessuale subita da G., che lei considerava un amico. Non si ferma solo al fatto in sé, di cui parla senza fronzoli e con una crudezza necessaria, ma spiega anche quanto sia stato difficile affrontare lo stigma che ne è conseguito. Più che un libro, uno schiaffo.

Agustin Fernandez Mallo - Trilogia della guerra (Utopia, tradotto da Silvia Lavina, 456 pagine 20 euro)
Esistono letture che di primo acchito ci sembrano complicate e che non si capisce bene dove vadano a parare, ma che dopo qualche pagina sono ormai entrate dentro di noi. Il romanzo di Fernandez Mallo è una di queste. Ambientato in tre zone che hanno a che fare con la guerra, è un racconto corale di tre narratori differenti. È un libro da leggere con attenzione perché ogni divagazione è importante, ogni riga può essere o una dichiarazione d'amore o metaletteratura o una battuta fulminante. Un po' alla Sebald, bellissimo.

Clelia Marchi - Gnanca na busia (il Saggiatore, 96 pagine, 14 euro)
Clelia Marchi è nata e vissuta a Poggio Rusco, si è sposata a 16 anni, ha avuto otto figli e quattro di questi sono morti. Il marito è deceduto in un incidente e da allora lei ha scritto la sua vita su quaderni e quaderni, salvo passare poi a ricamarla su un lenzuolo. Quel lenzuolo è diventato un libro incredibile, scritto in un italiano che non esiste, in un dialetto perso. Il lenzuolo di Clelia Marchi fa bella mostra di sé all'Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano.

Ottavio Cappellani - Il carrubo e l'unità di misura del diamante (Aboca, 160 pagine, 17 euro)
Da qualche anno Aboca si è specializzata anche nell'editoria e ha tirato fuori delle gemme (oltre a uno stand pazzesco al Salone del Libro, ma meglio non divagare). Tra le pepite dell'azienda di Sansepolcro ecco il libro di Cappellani, un ibrido interessantissimo che ci parla dalla prospettiva di un albero, un giovane carrubo che ha come 'avo' un altro albero che dominava sulla campagna siciliana e a cui venne dato fuoco. Parlare della trama però è quasi deleterio, perché lo stile di Cappellani meriterebbe un articolo a parte.

Elisabetta Valentini - Fotomodella (Accento, 168 pagine, 16 euro)
Elisabetta Valentini, fiorentina, è oggi fotoreporter e scrittrice. Ha un passato, piuttosto glorioso, come fotomodella. Era ancora minorenne quando lasciò Firenze per iniziare la nuova carriera, di cui parla meravigliosamente in questo romanzo ripescato da Accento (era stato pubblicato nel 1988 da Pier Vittorio Tondelli, non l'ultimo arrivato). Alla vita nella rutilante moda degli anni settanta-ottanta si unisce il rapporto tormentato con l'Attore, mai nominato (ma è Ugo Tognazzi). Un resoconto vivido, sincero.

Francesca Perinelli - Lasaga (Déclic, 112 pagine, 14 euro)
Se amate le raccolte di racconti, o meglio, se amate le raccolte di scritti brevi, l''oggetto' creato da Francesca Perinelli è quel che fa per voi. Questa serie di prose è un'ode alla destrutturazione della scrittura, che però non tralascia uno sguardo critico - ironico, volendo - sulla società di oggi. Da leggere se si ama chi gioca con le parole, come Perinelli, in un certo senso iconoclasta. A margine, la casa editrice Déclic, nata di recente, è una bella scoperta.

Paolo Massari - Tua figlia Anita (Nutrimenti, 176 pagine, 17 euro)
Questo romanzo di Paolo Massari è una delle cose più affettuose e commoventi che potete trovare. Un uomo scrive al suocero dopo la scomparsa dell'amata moglie Anita, deceduta per un tumore. È amaro e dolcissimo, alterna pagine divertenti a pugni fortissimi, è una bellissima e umile storia d'amore. L'autore è bravo in special modo a non scadere nella retorica, a rimanere pacato pur non lesinando momenti disarmanti. Un esordio ipnotico.

Clara Uson - La figlia (Sellerio, tradotto da Silvia Sichel, 488 pagine, 18 euro)
In questo romanzo c'è la Storia. La figlia del titolo è Ana, studentessa di medicina a Belgrado, ragazza amata dagli amici e soprattutto dal padre. Il genitore, però, è Ratko Mladic, generale serbo, considerato uno dei più feroci criminali delle guerre jugoslave. Sarà un viaggio a Mosca a far scoprire a Ana chi è veramente il papà e a farle cambiare idea. Clara Uson è maestra nel creare ritmo e suspence in una vicenda vera, il cui finale è già stato consegnato alla storia moderna. Uno sguardo diverso sui Balcani.

Conigli Bianchi PrEP in Italia - Sierocoinvoltə (Eris, 140 pagine, 10 euro)
Aids, Hiv, sieropositività. Sono tutte parole che con la mente ci portano alla fine degli anni ottanta e all'inizio dei novanta, quando era girava un morbo crudele e mortale. Da allora di tempo ne è passato, sembra che queste parole non facciano più parte di noi, e invece non è così. L'Hiv non deve essere uno stigma, le istituzioni sembrano essersi dimenticate delle persone che vivono con Hiv. Questo breve saggio è un abc necessario per saperne di più, arricchito dalle testimonianze di attivisti e attiviste.

Elisa Puglielli - Si figuri! (Clichy, 104 pagine, 19 euro)
Una premessa: questo non è un libro studiato appositamente per bambini e bambine. Però, c'è un però. Se i vostri figli o le vostre figlie devono ripassare le figure retoriche e/o in italiano non sono granché, ecco che l'opera illustrata di Elisa Puglielli è un toccasana. Ma perché restringere il campo ai soli giovanissimi? Dobbiamo ripassarle tutti e tutte, perché ormai le figure retoriche fanno parte della nostra vita e le usiamo senza rendercene conto. Leggete Puglielli (questa è una figura retorica).

Francesco Zani - Parlami (Fazi, 176 pagine, 16 euro)
Alessandro vive a Cesenatico ma lo chiamano tutti Gullit. Parla poco, balbetta, è un ragazzo sensibile e particolare. Lo capisce solo il fratello, narratore della vicenda, che scrive rivolgendosi proprio a Gullit. La vita di Alessandro però a un certo punto prende una piega diversa, cambiando per sempre la sua famiglia. Soave, delicato, evocativo, Francesco Zani nel suo esordio letterario ci porta in una riviera romagnola meno conosciuta e glamour, raccontando una storia di fratellanza e amicizia che tocca dentro.

Giacomo Verri - Storie di coscienti imperfetti (Wojtek, 170 pagine, 16 euro)
C'è una prostituta che fa sedute di autocoscienza, c'è un ex partigiano che finisce in prigione, ci sono storie di amore e di amicizia, ci sono bambini, vecchie, antichi eroi. Sono tutti racconti che ruotano attorno alla cittadina di Giave in Val Sesia, ambientati in diversi tempi, ma scritti tutti con maestria e ritmo ('Donne alla pari' da solo è un capolavoro), in uno stile che ricorda Kent Haruf e gli autori della Resistenza italiana. Se la scrittura di Verri vi ammalia - lo farà, fidatevi - allora dovete leggere anche il suo 'Un altro candore', incontrerete personaggi ormai 'noti'.

Giuseppe Quaranta - La sindrome di Ræbenson (Blu Atlantide, 272 pagine, 18 euro)
Uno psichiatra pugliese emigrato a Pisa incrocia la sua esistenza con quella di Antonio Deltito, collega e corregionale. Deltito ha la sindrome di Ræbenson, una malattia particolare che porta a non morire di morte naturale. Il protagonista entra nella spirale della vita di Deltito e scivola in una sorta di viaggio nel delirio, in cui chi legge non capisce più cosa è reale e cosa non lo è. Quaranta, all'esordio, dimostra una capacità di scrittura da grande narratore, in un gioco letterario che riporta alla mente certe trovate di David Lynch.

Gianni Sereni - La rovescio in provincia (Affiori, 232 pagine, 20 euro)
Il giovane Lore gioca a calcio nella squadra amatoriale di Montevarchi. Timido, appassionato di pallone, stringe amicizia con un ragazzo e una ragazza, che lo aiuteranno a conoscere se stesso. Ci pensa poi il calcio e la squadra della Ginestra - dove si gioca con una applicazione che ricorda quasi la Champions... - a far crescere il protagonista. Il calcio di provincia ha quel sapore romantico che piace sempre, questo romanzo di formazione attraverso il pallone è piacevole e non si dimentica.

Gabriella Dal Lago - Estate caldissima (66thand2nd, 176 pagine, 15 euro)
Questo romanzo sembra una pièce teatrale: nell'estate più calda di sempre, sette adulti e un bambino (e una gatta) lavorano assieme a un'agenzia di comunicazione e decidono di passare un weekend di lavoro e relax in campagna, a temperature più miti. Dal Lago crea un micromondo in cui si vedono i tic e le caratteristiche della società iperconnessa di oggi. E dove tutto non può che andare a rotoli. È un libro divertente e satirico, ma serve un'avvertenza tipo bugiardino delle medicine: può portare all'introspezione.

Marco Dolcinelli - Dieci pizze (Nativi Digitali, 280 pagine, 14 euro)
Charlie e Donnie sono due amici di trenta anni, italiani che vivono a Budapest. Una sera bevono troppo e, al risveglio, si trovano a fare i conti con cosa è successo nelle ore precedenti. Chi ha fatto cosa? Con chi? E perché è arrivato un fattorino con dieci pizze? Un romanzo gustoso e simpatico che diverte come il film 'Una notte da leoni' ma che ci parla anche e soprattuto di quanto possa essere forte l'amicizia e di come si possa essere smarriti a trent'anni vivendo da expat.

Daniele Pasquini - Selvaggio Ovest (NNE, 368 pagine, 18 euro)
Avete presente quei romanzi che vi tengono attaccati fino all'ultima pagina e vi portano a spasso nella storia, che vi fanno innamorare dei personaggi, che vi potete immaginare in testa riga dopo riga? Daniele Pasquini da Pontassieve ne ha scritto uno e si chiama "Selvaggio ovest". È un western ambientato in Maremma, e basterebbe questo. Ci sono un brigante, un padre, un figlio, dei cavalli, Bufalo Bill. Ma ci sono anche Dio, la vita, la morte, la famiglia, la fratellanza e la sorellanza, l'amore e la lotta. Scritto con una lingua ruvida e motosa, vorremmo non finisse mai.

Gianmarco Lotti

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