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Al Planetario di Firenze con Sammontana per Coni di Stelle

Arriva l’estate e la cupola del Planetario del Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze si illumina per ospitare le luci e le storie dell’universo: gli astrofisici guideranno lo sguardo del visitatore in un insolito viaggio nello spazio e nel tempo. Gli incontri in calendario intendono avvicinare il pubblico di giovani e adulti all’astronomia, attraverso l’illustrazione dei principali concetti astronomici e scoperte scientifiche, mediante un approccio interdisciplinare. Al termine di ogni giornata, verrà offerto ai partecipanti un cono Cinquestelle Sammontana.

Il primo appuntamento sarà il 28 agosto alle ore 21 con “Dov'è la vita? Eppure l’avevo lasciata qua”, un viaggio alla scoperta degli altri pianeti dove cercare tracce di vita. Un incontro a cura di Simone Caporali del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze e collaboratore del Planetario del Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze. Il 4 settembre alle ore 21 si terrà un appuntamento dedicato ad Harry Potter con “Gli astri di Hogwarts”, a cura di Sacha Barion del Planetario del Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze.

Spazio alle novità della scienza, tra telescopi di ultima generazione e IA, l’11 settembre alle ore 21, con “Occhi umani e digitali puntati al cielo: come l’Intelligenza Artificiale ci aiuta a capire l’Universo” a cura di Michele Ginolfi del Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università di Firenze. Il 18 settembre alle ore 21, sarà Emiliano Ricci, giornalista e autore scientifico a tenere l’incontro Simmetrie celesti – L’influenza dell’astronomia sull’architettura monumentale per approfondire l’intersezione tra astronomia e architettura da Stonehenge agli imponenti templi egizi, fino agli intricati strumenti astronomici nascosti nelle cattedrali europee. Daniele Galli dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri - Inaf e Silvia Giomi, del Planetario del Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze, terranno l’ultimo appuntamento il 25 settembre alle ore 21 dedicato “Alla scoperta della materia interstellare”, un vero e proprio focus per capire da dove prendono forma nuove stelle e nuovi pianeti.

"In questa programmazione così suggestiva, il rinnovo della collaborazione con Sammontana – commenta la prof. Donatella Lippi, presidente della Fondazione Scienza e Tecnica - costituisce una gradevole occasione per i visitatori del Planetario, che, da quest'anno, troveranno un ambiente climatizzato e confortevole e termineranno la visita con un omaggio di particolare qualità".

IL PROGRAMMA

28 Agosto 2024 ore 21
Dov'è la vita? Eppure l'avevo lasciata qua
Simone Caporali
Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università di Firenze
Planetario del Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze

Un viaggio alla scoperta dei pianeti dove cercare la vita nel sistema Solare e fuori di esso. Da Marte alle Lune ghiacciate di Giove e Saturno; da Titano agli esopianeti più simili alla Terra.

4 Settembre 2024 ore 21
Gli astri di Hogwarts
Sacha Barion
Planetario del Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze

Harry Potter e i suoi amici imparano a compilare le mappe celesti sulla Torre dell’Astronomia, la più alta del castello di Hogwarts, per conseguire il G.U.F.O. (Giudizio Unico per Fattucchieri Ordinari). Nel provare a ottenerlo anche noi, vedremo che non pochi personaggi della famosa saga devono il loro nome proprio a una stella o a una costellazione.

11 Settembre 2024 ore 21
Occhi umani e digitali puntati al cielo:
come l'Intelligenza Artificiale ci aiuta a capire l'Universo
Michele Ginolfi
Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università di Firenze

L’infinita ricchezza e varietà del Cosmo ci spinge a raccogliere dati per soddisfare la nostra curiosità sull’ Universo che abitiamo. Il problema cruciale diventa analizzare, interpretare, classificare i grandi volumi di informazioni raccolte dai telescopi di ultima generazione e l'intelligenza artificiale (IA) sta diventando uno strumento fondamentale nella nostra ricerca, per assisterci nella gestione dei dati: strumenti moderni e potenti, come le reti neurali artificiali, ispirate dalla struttura e dal funzionamento del cervello umano, sono al centro di questa rivoluzione. Rifletteremo, dunque, sull'impatto presente e futuro dell'IA nei nostri studi dell'Universo, evidenziando come essa amplifichi le nostre capacità di esplorazione e comprensione, fungendo da ponte tra la conoscenza umana e i misteri del cosmo.

18 Settembre 2024 ore 21
Simmetrie celesti – L’influenza dell’astronomia sull’architettura monumentale
Emiliano Ricci
Giornalista e autore scientifico

L'intersezione tra astronomia e architettura ha prodotto alcuni dei più affascinanti e misteriosi monumenti della storia umana. Si parlerà quindi di come le antiche civiltà abbiano incorporato conoscenze astronomiche nella progettazione dei loro edifici, creando strutture che non solo soddisfano esigenze funzionali e simboliche, ma che riflettono anche un profondo legame con il cosmo. Dalle enigmatiche pietre di Stonehenge agli imponenti templi egizi, fino agli intricati strumenti astronomici nascosti nelle cattedrali europee, analizzeremo come l'orientamento, l'allineamento e la misurazione del tempo siano stati integrati nell'architettura. Nel corso di questo viaggio tra stelle e pietre, scopriremo le connessioni invisibili che legano l'umanità all'universo, rivelando un patrimonio di conoscenza e meraviglia che continua a ispirare e a stupire.

25 Settembre 2024 ore 21
Alla scoperta della materia interstellare
Daniele Galli
Osservatorio Astrofisico di Arcetri - INAF
Silvia Giomi
Planetario del Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze

Nel cielo notturno non brillano solo le stelle. I più potenti telescopi ottici, infrarossi e radio rivelano un mondo multicolore e multiforme, in continua evoluzione: è la materia interstellare da cui prendono forma nuove stelle e nuovi pianeti. Ogni stella, al termine della propria vita, restituisce parte di sé alla materia interstellare, in un ciclo continuo di trasformazione senza il quale la nostra comparsa nell’Universo non sarebbe stata possibile.

Fonte: Ufficio Stampa

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