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Lega e Forza Italia Certaldo commentano da fuori il Consiglio: "Sindaco non tiene i pezzi, opposizioni che vagheggiano"

Nella mattinata del 6 luglio scorso si è tenuto il primo consiglio comunale. La neo maggioranza ha fatto subito valere la propria forza consiliare procedendo alla nomina di un suo esponente alla carica di Presidente del Consiglio. Uno degli aspetti salienti del primo consiglio è stata la presa di distanza del rappresentante di AVS dalla compagine di governo locale pur avendo stretto un patto elettorale con il PD. Nonostante tale distinguo è da prevedersi che la collocazione formale all’opposizione del gruppo AVS, sarà priva di riflessi pratici. Ogni provvedimento programmatico sarà regolarmente votato come da accordi. In pratica è una pagina di politica politicante alla quale la sinistra ci ha abituato da tempo, immersa sui propri problemi di potere, lontana dalle effettive esigenze dei cittadini. Quello che è soprattutto emerso dai lavori del consiglio è l’evidente difficoltà del neo sindaco a tenere unita la coalizione di governo. Manca un’unità d’intenti e quello slancio di entusiasmo che solitamente accompagna una neo maggioranza alla prima prova del fuoco.

Per quello che è trapelato dagli interventi dell’opposizione, si registra un continuo ricorso ad una presunta rappresentatività del 50% di cui nessun consigliere di opposizione può parlare intestandosi tale volontà popolare. In particolare, la Lega e Forza Italia, hanno riscosso alle elezioni comunali un consenso complessivo del 7,50%, pur non esprimendo, nessuna delle due, la figura del candidato sindaco. E conoscendo la legge elettorale, (che stando al tenore degli interventi la stessa opposizione consiliare dimostra di non conoscere), non trovano scandaloso che i candidati consiglieri più votati del centrodestra siano rimasti fuori dal Consiglio. La legge è conosciuta e con essa i criteri di rappresentatività.

Le suddette forze politiche evidenziano come i rappresentanti consiliari del centrodestra debbano avere una chiara autonomia d’azione, marcando la distanza dall’improvvisazione e da chi si è dimostrato disponibile a condividere responsabilità di governo con gli avversari.

L’estraneità dei rappresentanti della Lega e di Forza Italia rispetto alla composizione dell’attuale Consiglio sarà uno stimolo ulteriore per interessarsi fattivamente ai problemi dei certaldesi. Problemi che visto il dibattito dell’ultimo consiglio e le premesse, corrono il rischio di rimanere ancora purtroppo irrisolti.

Eliseo Palazzo candidato al Consiglio per la Lega osserva come: “Il primo Consiglio comunale ci ha fornito uno spaccato ideale della volontà delle nuove opposizioni (o presunte tali). Le elezioni hanno consegnato al PD un paese da ricostruire politicamente, ci saremmo aspettati una opposizione forte e competente. Invece non solo qualcuno si è messo a disposizione della maggioranza, non solo è stato votato il nuovo Presidente all’unanimità, ma addirittura si è preferito dare priorità a considerazioni frivole, piuttosto che portare testi che potessero tutelare i Certaldesi ; nessuno ha lanciato idee per impegnare politicamente la “nuova” Amministrazione su alcune tematiche prioritarie. I Certaldesi hanno bisogno di una opposizione seria e coraggiosa, non di comparse che vivono la politica solo per “sostituire” qualcuno senza vivere la Città. Anche da fuori le sale consiliari continuerà la nostra attività politica. Non nascondo, perciò, un certo rammarico e una evidente preoccupazione per i lavori consiliari nei cinque anni a venire…"

Giuseppe Romano candidato forzista al Consiglio “Sono molto preoccupato per Certaldo ed i Certaldesi. L’ultimo Consiglio è passato discorrendo di una presunta mancanza di democrazia nella rappresentatività consiliare, quando la Legge elettorale dei Comuni è chiara e coerente. Preoccupa da un lato un PD oggettivamente indebolito e un opposizione che vagheggia di numeri e percentuali senza alcuna coerenza e conoscenza. Un dissenso maggioritario ma non omogeneo, non costituisce mai una maggioranza alternativa a quella attuale. Ho il sincero timore che i problemi che la nostra comunità ha di fronte possano rimanere irrisolti. E che le prospettive di crescita e le potenzialità di Certaldo continuino a rimanere inespresse.”

Damiano Baldini segretario della Lega conclude chiarendo come “È evidente il caos nella Giunta, oltre che nel Consiglio Comunale. La segreteria del PD sembra avere un’influenza maggiore del Sindaco Campatelli, creando incertezze ed instabilità intorno alla sua figura. La decisione di Lido Orsi di dimettersi è un chiaro segnale delle frizioni interne. Campatelli lo ha escluso ingiustamente dalla Giunta nonostante le sue 136 preferenze personali. La mia solidarietà va ad Orsi, persona stimata e punto di riferimento per molti cittadini, che avrebbe meritato la nomina molto prima. Inoltre l’elezione di Cinci a Presidente dell’assemblea è solo una pezza: è stato il secondo consigliere più votato del PD ma è stato escluso dalla stanza di bottoni in favore di figure più deboli e meno meritevoli. I giovani sono esclusi dalla Giunta con una politica più orientata alle poltrone che alla meritocrazia. Sull’attuale opposizione, no comment: avranno 5 anni per capire il funzionamento dell’organo più importante del nostro Comune. Me lo auguro.”

Fonte: Ufficio Stampa

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