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Bellotti-Bon, partono i lavori al teatro nel 150esimo dalla fondazione

Sono partiti i lavori dello storico teatro Bellotti-Bon, nel cuore del centro storico di Cascina con affaccio su viale Comasco Comaschi. Il restauro, che arriva grazie al Pnrr, parte a 150 anni dalla fondazione del teatro, nato nel 1874 come Arena Diurna. Solo 30 anni dopo il consiglio comunale approvò la richiesta dei Bellotti-Bon per la realizzazione della copertura, con inaugurazione del nuovo teatro nel 1915. Risale invece al 1975 l’ultimo restauro che si attuò con il rinnovo delle coperture e della decorazione interna, oltre ad apportare modifiche al palcoscenico e altri miglioramenti ai servizi. “Fin dal primo momento in cui ci siamo insediati – spiega il sindaco Michelangelo Betti –, la ristrutturazione del teatro Bellotti-Bon è stata una priorità della nostra amministrazione. Il Comune ha acquisito il teatro una ventina di anni fa, ma solo ora si concretizza la possibilità di intervenire sulla struttura: siamo riusciti a intercettare un finanziamento Pnrr, per cui i lavori dovranno necessariamente finire entro marzo 2026. Si tratta di una ristrutturazione complessa, con tante accortezze in più rispetto a una nuova costruzione. La ditta incaricata è però specializzata nei restauri di opere come questa”.

L’occasione è utile anche per ricordare che l’amministrazione comunale di Cascina con i cantieri del Pnrr ha messo in campo un totale di circa 37 milioni di euro di investimenti (29 provenienti proprio dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e 8 di cofinanziamento da parte del Comune). Cantieri che si sono aperti o che si apriranno nel corso del 2024 per chiudersi necessariamente entro il 2026.

"A cominciare dal recupero del Bellotti Bon, lo storico teatro di Cascina, chiuso e inagibile ormai da una ventina di anni – sottolinea il vicesindaco Cristiano Masi, con delega ai lavori pubblici –. I lavori sono stati affidati a una ditta specializzata di Altamura di Bari, che si è aggiudicata la gara con un’offerta di 4,1 milioni di euro e a cui ne vanno sommati altri 1,4 in parte già spesi per le analisi di vulnerabilità sismica e la progettazione definitiva ed esecutiva, oltreché per la direzione dei lavori e il coordinamento per la sicurezza. Una volta restaurato, il Bellotti-Bon diventerà uno spazio polivalente a disposizione del territorio per incontri ed eventi pubblici: restituiremo ai cittadini un luogo storico di grande pregio che sarà apprezzato anche dalle nuove generazioni e non solo da chi ha memoria di ciò che fu".

Originariamente, l’Arena Bellotti Bon era stata concepita come un teatro diurno, ma il successo ottenuto convinse i proprietari ad optare per l’apertura di un impianto stabile, in grado di ospitare iniziative culturali durante tutto l’anno. Dopo la copertura del 1915, la struttura fu inaugurata con il nome di Teatro Nuovo, che si presenta a pianta di ferro di cavallo con 16 palchi suddivisi in 2 ordini laterali, una galleria al centro del secondo ordine ed un loggione al di sopra dei due ordini. La sala è ricca di decorazioni a stucco e pitture in stile neoclassico, con un palcoscenico in legno profondo 9 metri e largo 9,5. Il teatro beneficiò del forte sviluppo dell’artigianato ligneo registrato in quel periodo, che gli permise di ospitare non solo rappresentazioni di filodrammatiche locali e concerti bandistici, ma anche compagnie di professionisti e opere liriche. Nel 1945 venne acquistato dal tenore Fausto Cavallini: si susseguirono nella proprietà la famiglia Rossi-Gamba e dal 2003 il Comune di Cascina.

Fonte: Comune di Cascina - Ufficio stampa

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