Gli eredi di Cristiano Banti donano un album al Comune di Montemurlo
Il Comune di Montemurlo nei giorni scorsi ha ricevuto un importante donazione, un album originale di inizio Novecento con 88 fotografie, scattate tra gli anni Dieci e Venti, che mostrano la campagna montemurlese, il Monteferrato e Javello, gli interni e gli esterni di Villa del Barone, residenza della famiglia Banti.
A donare il prezioso album fotografico è stato Leonardo Ghiglia, pronipote del grande artista macchiaiolo e mecenate, Cristiano Banti, come racconta l'assessore alla cultura del Comune di Montemurlo, Giuseppe Forastiero: «Leonardo Ghiglia ha voluto fare la donazione per esprimere apprezzamento verso il lavoro svolto dal Comune e dalla Fondazione Cdse attraverso l'allestimento della mostra celebrativa, in occasione dei 200 anni dalla nascita, “Lo scrigno di Cristiano Banti”, che si è chiusa lo scorso sabato alla biblioteca “Bartolomeo Della Fonte” con un grande successo di pubblico e per questo lo ringraziamo vivamente». La direttrice della Fondazione Cdse, Alessia Cecconi, ha fatto uno straordinario lavoro di catalogazione del materiale che Ghiglia ha generosamente prestato per allestire la mostra: foto, disegni, lettere e bozzetti appartenuti a Cristiano Banti e alla sua cerchia familiare. Proprio l'album era uno degli oggetti che si trovavano in mostra alla biblioteca, dove probabilmente nelle prossime settimane ritornerà per continuare ad essere ammirato e scoperto.
«Siamo davvero grati a Leonardo Ghiglia per aver deciso di donare questo album alla comunità montemurlese - aggiunge il sindaco Simone Calamai- Sfogliare queste pagine, ammirare questi scatti è come fare un salto indietro nel tempo. Un documento prezioso e suggestivo che faremo conoscere ai nostri cittadini e valorizzeremo al meglio». Tra le 88 foto dell'album si trovano i componenti della famiglia Banti, come Alaide, ritratta dal padre Cristiano in numerosi quadri, in queste foto ormai in età matura. Ci sono poi i contadini montemurlesi, immortalati sui carri trainati dai buoi, c'è il giardino della villa del Barone con la fontana e le ninfee, i saloni sontuosamente arredati, le passeggiate nei boschi delle signore con gli immancabili ombrellini e cani a seguito. Un vero piccolo gioiello che ci porta nell'intimità della famiglia Banti e ci fa scoprire il legame profondo con il territorio montemurlese e la sua gente.
Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio stampa