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Uccise il suo cane a fucilate, dopo due anni patteggia quattro mesi di reclusione

Si è concluso con il patteggiamento di una pena a quattro mesi di reclusione (pena sospesa), il processo al Tribunale Ordinario di Firenze che vedeva imputato un uomo della provincia di Siena per il reato, tra gli altri, di uccisione di animali (art. 544 bis c.p.). Tra le parti civili anche le associazioni animaliste Anpana sez. di Siena Odv e Assta.

I fatti risalirebbero a circa due anni fa. "L'uomo - raccontano dalle due associazioni - aveva legato il cane con un guinzaglio ad un albero e poi lo aveva colpito con due colpi di fucile all'altezza del collo-spalla lasciandolo li agonizzante". L'animale, un cane razza dei Pirenei di nome "Baldo", di proprietà dell'uomo, venne soccorso ma morì dopo diversi giorni, tra strazianti sofferenze. "Il processo si concluso con la condanna dell'imputato - hanno sottolineato da Anpana e Assta - per aver con crudeltà e senza necessità cagionato la morte del suo cane".

"Questo povero animale ha trovato una morte tanto atroce quanto ingiustificata per mano di chi avrebbe dovuto essere il suo padrone" scrivono le due associazioni, le quali "combatteranno sempre queste crudeltà ai danni degli animali anche quando la Giustizia ha un sapore amaro. Ma non si può perdere la fiducia in essa e bisogna sempre denunciare alle Forze dell'Ordine questi fatti terribili, altrimenti l'alternativa sarebbe la totale impunità".

Fonte: Anpana sez. Siena

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