Leonardo Giovanni Terreni al Rotary Club per parlare di 'Empoli e le vie del vetro nell'antichità'
E' stata una serata molto interessante quella organizzata dal Rotary Club Empoli Giovedì 13 Giugno, alla presenza di numerosi soci e ospiti: ha visto come relatore il dott..Terreni e come tema “Empoli e le vie del vetro nell'antichità”
L’argomento trattato da Leonardo Giovanni Terreni, già archeologo e restauratore specializzato nel vetro, ha riguardato il collegamento che è esistito tra la Empoli di età romana (l’antica In Portu della Tabula Peutengeriana) e le principali coeve zone di produzione del vetro.
Dopo un prologo doveroso sul contesto storico-geografico del territorio empolese, inerente i vari collegamenti via terra e soprattutto per via fluviale, tramite l’Arno, verso e da il grande “Portus Pisanus”, la conferenza si è incentrata sulle zone primarie della produzione del vetro. Zone primarie perché vocate per la naturale presenza degli elementi componenti l’impasto vitreo, situate principalmente nella fascia costiera attualmente inquadrabile tra la penisola del Sinai e la Siria.
Qui, nell’area di Gerusalemme, è nata la tecnica della soffiatura a canna libera, che ha rivoluzionato la produzione del vetro e molti aspetti della società civile in epoca romana. La produzione era tale, che gli impasti grezzi (fritte) venivano esportati in pani per poi essere lavorati dagli artigiani/artisti in tutto l’impero romano.
Terreni ha continuato la conferenza con le fasi di scavo della domus romana rinvenuta nel centro storico di Empoli, in piazzetta della Propositura, dove furono rinvenuti migliaia di frammenti vitrei appartenenti a decine di forme di stoviglie, lampade, bottiglie, bicchieri e quant’altro necessario per l’uso quotidiano. Quantità tale che ha portato al risultato, pubblicato dallo stesso Terreni, che l’uso del vetro in tale domus fosse superiore a quello della ceramica, come a Pompei.
Il relatore ha concluso con i risultati di alcune analisi chimico-fisiche, da lui stesso eseguite su alcuni reperti di scarti di lavorazione di vetro e ha esposto la suggestiva ipotesi di produzione vetraia, anche se secondaria, nel territorio empolese già dall’epoca romana.
Ciò giustificherebbe ancor di più la moderna tradizione vetraria di Empoli.
La relazione è stata molto apprezzata dai presenti e ha stimolato un vivace dibattito e numerose interessanti domande che hanno trovato esaurienti risposte da parte dell'illustre relatore.
Anche il Presidente del Club Andrea Cantini ha manifestato il proprio personale apprezzamento a Leonardo Terreni per la chiarezza espositiva e per il tema di grande interesse trattato.
Fonte: Ufficio Stampa