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A Lucca e Massa cresce la domanda di lavoro, calo a Pisa

Sono più di 11mila i lavoratori richiesti dalle imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa a giugno 2024: un valore sostanzialmente analogo a quello di 12 mesi fa. A fronte di questo, aumenta ancora la difficoltà di reperimento della manodopera. Tra i settori, l’industria presenta segnali positivi a Lucca e Massa-Carrara, mentre Pisa, dove pesa la crisi del sistema moda, trascina verso il basso il rispettivo dato provinciale. Passo in avanti per la domanda di lavoro nell’edilizia. Meno dinamica invece la richiesta di personale nei servizi, a causa del rallentamento del turismo anche se gli addetti alla ristorazione sono ovunque la professione più ricercata.

Questo, in sintesi, è quanto emerge dai dati rilevati per il mese di giugno 2024 su un campione di quasi 2.300 imprese con dipendenti delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa dal Sistema informativo Excelsior, indagine realizzata da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche - ISR.

Le province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa stanno affrontando una domanda di lavoro senza precedenti, come dimostrano i dati recentemente pubblicati dal Sistema informativo Excelsior. Con oltre 11.000 posti vacanti segnalati dalle imprese nel mese di giugno 2024, è evidente che il mercato del lavoro locale sta vivendo una fase critica, caratterizzata da sfide significative nel reperimento della manodopera qualificata.

"I dati che oggi presentiamo – afferma il Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, Valter Tamburini - evidenziano una situazione variegata che riflette i diversi andamenti dei settori. Un elemento cruciale, tuttavia, emerge chiaramente: la crescente difficoltà nel reperire personale qualificato. Le crescenti difficoltà nel soddisfare la domanda di lavoro sottolineano l’importanza di interventi mirati e tempestivi per facilitare il collegamento tra istruzione e lavoro. A fronte di questa sfida lanceremo a breve un bando, sul quale abbiamo allocato 100mila euro, che offrirà incentivi economici alle imprese che partecipano a percorsi di competenze trasversali e di orientamento in collaborazione con gli Istituti di istruzione secondaria superiore collegati alle filiere produttive: un elemento imprescindibile per garantire la disponibilità di personale qualificato in un contesto economico sempre più competitivo.”

La domanda di lavoratori delle imprese lucchesi resta positiva anche nel mese di giugno, con 5.470 entrate programmate, un valore in aumento del +3% rispetto a un anno fa.  Le aziende prevedono difficoltà nel reperimento dei profili desiderati per il 44% delle entrate in programma: un aumento di 7 punti rispetto a giugno 2023. Nonostante alcune criticità nei servizi, soprattutto legate al meteo per il turismo (-6%), il mercato del lavoro lucchese mostra una crescita significativa nell’industria-costruzioni-utilities (+34%) e segnali positivi nel commercio (+12%).

Con l'inizio della stagione estiva, la figura professionale più richiesta è quella degli esercenti e degli addetti nelle attività di ristorazione, con 1.690 nuove assunzioni. Queste rappresentano il 31% di tutte quelle programmate nella provincia nel mese. Per il 56% di queste posizioni, è essenziale l’aver accumulato esperienza nel settore. Inoltre, c'è una preferenza per i giovani: nel 36% dei casi, si predilige assumere persone sotto i 30 anni.

Prosegue anche a giugno la crescita della domanda di lavoro delle imprese di Massa-Carrara: +4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente attestandosi a quota 2.120 assunzioni. Come nei mesi precedenti resta rilevante il mismatch tra domanda e offerta di lavoro: c’è difficoltà nel reperimento dei profili desiderati per il 47% delle entrate in programma (lo scorso anno era al 45%). L'incremento nelle assunzioni previsto per l'industria è particolarmente significativo nelle costruzioni (+8%), mentre il commercio (+30%) e i servizi alle imprese trainano la crescita dei servizi (+4%). La stabilità nei servizi di alloggio e ristorazione (+1%) indica un settore che, nonostante il meteo, continua a mantenere una domanda di lavoro robusta.

Con l'estate alle porte, c'è un'alta richiesta di esercenti e addetti nelle attività di ristorazione. A giugno 2024 sono previste 750 nuove assunzioni per questa professione, che rappresenta il 35% del totale delle assunzioni provinciali. Tuttavia, il 41% di queste posizioni è difficile da coprire, principalmente a causa della mancanza di candidati. Circa un terzo delle assunzioni per questo mestiere (34%) richiede di avere esperienza nel settore. Inoltre, il 61% di queste posizioni è destinato specificamente ai giovani fino a 29 anni: una percentuale di 20 punti superiore rispetto alla media delle offerte di lavoro provinciali.

La domanda di lavoro delle imprese pisane con dipendenti segna una battuta d’arresto nel mese di giugno, mettendo a segno un -10%, portandosi a 3.450 assunzioni. Le difficoltà nel reperimento dei profili richiesti da parte delle aziende pisane nel mese arrivano al 53% delle posizioni offerte: una crescita di dodici punti rispetto a giugno 2023.

Considerando i settori, giugno presenta una contrazione significativa nella domanda di lavoro nell’industria, in particolare nel comparto manifatturiero e delle public utilities (-43%), contrariamente alla crescita osservata nelle costruzioni (+7%). Il settore dei servizi, invece, mostra una crescita moderata con una forte domanda nei servizi alle persone (+36%) e nel commercio (+14%), mentre il turismo (-4%) e i servizi alle imprese (-14%) registrano una diminuzione della domanda di lavoro.

La maggior parte delle assunzioni, pari a 910 unità, corrispondenti al 26% di quelle totali, riguarda gli esercenti e gli addetti alle attività di ristorazione. In metà dei casi (51%) queste figure sono difficili da trovare, un valore che è in linea con la media provinciale. C'è una forte richiesta di esperienza nel settore, richiesta nel 74% dei casi. Nonostante ciò, c'è anche una grande domanda di giovani: il 59% delle posizioni è destinato a persone con meno di 30 anni, una percentuale di 20 punti superiore rispetto alla media provinciale complessiva.

La nota completa di grafici e tabelle per ciascuna delle tre province è allegata a questo comunicato stampa ovvero scaricabile dal sito www.isr-ms.it.

Fonte: Ufficio stampa

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