Giornata del Rifugiato a Empoli, tante attività con Hugo al Dopolavoro Ferroviario
Fotografia, cinema, musica, buon cibo e tante attività per celebrare la Giornata del Rifugiato a Empoli. L'appuntamento è per giovedì 27 giugno al Dopolavoro Ferroviario in piazza Don Minzoni. Il 20 giugno, si celebra infatti la Giornata Mondiale del Rifugiato, indetta dalle Nazioni Unite e che rappresenta ogni anno un'occasione per sensibilizzare sulle oltre 100 milioni di persone nel mondo costrette a fuggire dalle proprie case a causa di guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani.
A Empoli l'evento è organizzato nell'ambito per progetto Hugo insieme all'Unione dei Comuni Empolese Valdelsa e alla rete di organizzazioni che si occupano nel territorio del progetto Sai (Sistema di accoglienza e integrazione), ovvero il Consorzio CoeSO Empoli, la Cooperativa La Pietra d’Angolo, la Misericordia di Empoli e di Certaldo, Oxfam Italia e con la collaborazione di Orme Radio e della cooperativa sociale Il Piccolo Principe.
Il progetto SAI dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa ha accolto dal 2017 ad oggi centinaia di donne, uomini e bambini, fornendo servizi di supporto legale, accompagnamento sanitario, insegnamento della lingua italiana, orientamento e inserimento lavorativo, supporto alloggiativo e molte altre attività di inclusione sociale nel territorio.
Si inizia alle 17 con giochi e attività laboratoriali per bambini realizzate dalla cooperativa Il Piccolo Principe e si prosegue alle 17.30 con l'inaugurazione della mostra fotografica “La Casa sulle Spalle”, di Matthias Canapini, scrittore, giornalista, fotografo. Quindici scatti che raccontano attraverso volti, sguardi, frammenti, le principali frontiere "migranti" lungo i confini d'Europa: Lampedusa, Claviere, Erbil, ma anche la rotta balcanica, i campi sfollati della Siria, le retrovie del conflitto in Ucraina.
La giornata prosegue con la proiezione, alle 18, di Apnea, il documentario di Stefano Poggioni, Claudia Cataldi e Elena Poggioni nel quale le voci di 14 migranti che, lasciando le loro case per attraversare la Libia e raggiungere l'Italia dopo aver attraversato il Mar Mediterraneo, si mescolano in un'unica storia, rappresentando migliaia di altre storie affondate in fondo al mare.
Alle 20 è poi prevista l'apericena a cura dello staff del Dopolavoro e alle 21 il gran finale con la compagnia Giguywassa: musica, danza, canti tradizionali dell'Africa Occidentale. Per informazioni: www.progettohugo.it, scrivere a hugo@coesoempoli.it