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Elezioni San Miniato, confermato Giglioli con oltre 1400 voti in meno dal 2019. Stabile il Cdx

Ballottaggio San Miniato 2024, Simone Giglioli (foto gonews.it)

Il sindaco uscente Simone Giglioli ha battuto Michele Altini, come cinque anni fa. Ma calano affluenza e voti per il Csx, frammentato a queste amministrative

Si apre l'era Giglioli bis per la città della Rocca. Le elezioni amministrative 2024 a San Miniato hanno visto la conferma, dopo il ballottaggio, del sindaco uscente sostenuto dal Pd. Dopo la prima chiamata alle urne dell'8 e 9 giugno si era infatti aperto il secondo turno per le comunali tra lo stesso Simone Giglioli, che aveva raggiunto circa il 41% contro Michele Altini, candidato del centrodestra che aveva ottenuto circa il 30%.

Un deja-vu per i sanminiatesi dopo le elezioni del 2019: anche cinque anni fa la sfida fu tra Giglioli e Altini. Questo ballottaggio del 24 giugno, a scrutinio concluso di tutte e 26 le sezioni, ha visto Simone Giglioli (Pd, lista Noi per San Miniato), vincere con il 53,89% (5647 voti). Michele Altini (Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati) si è fermato al 46,11% (4832 voti). Affluenze in calo, come nel resto dei comuni andati al secondo turno: lo scorso 8 e 9 giugno l'affluenza definitiva a San Miniato fu del 64,91%, questo 24 giugno è scesa al 47,89%. Infine, a separare i due risultati, sono circa 815 voti.

L'analisi del voto in numeri

Un copione già visto, stessa città e stessi protagonisti in un testa a testa fino al ballottaggio. Ma, rispetto a cinque anni fa, l'affluenza si fa sentire nella differenza dei voti: partendo dal risultato finale, al ballottaggio del 2019 Giglioli ottenne il 58.5%, con 7.090 preferenze mentre Altini arrivò al 41,5% totalizzando 5029 preferenze. Alle stesse elezioni, al secondo turno, l'affluenza fu del 55,27% contro l'oltre 47% odierno.

Considerato il calo degli elettori, di conseguenza anche i voti raggiunti dai due candidati sono inferiori. Soprattutto nel caso di Giglioli: i due ballottaggi, del 2024 e 2019, mostrano una differenza di 1443 voti contro quelli persi invece da Altini, solamente 197. Dai numeri emerge dunque che, nell'arco degli ultimi cinque anni, a San Miniato a perdere più consensi è il centrosinistra, che a queste amministrative era frammentato con più candidati in corsa alle elezioni. Dall'ex assessora Marzia Fattori, candidata con la lista Riformisti per San Miniato (che invece nel 2019 sosteneva Giglioli) alla lista Filo Rosso, con la candidata Veronica Bagni, già consigliera comunale. Un panorama di cinque candidati, comprese anche le due civiche con le quali si era presentato Lucio Gussetti.

In sostanza, il Partito democratico con Giglioli in queste amministrative 2024 risulta aver tenuto lo stesso livello delle preferenze tra primo turno (40.78%, 5756 voti) e il secondo turno (53,89%, 5647 voti), con un aumento di appena 109 voti tra una chiamata alle urne e l'altra. Ma è dal 2019 che si fa più marcata la distanza, con oltre 1400 voti in meno. Non è così invece per Altini, candidato con il Cdx unito (Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati) che mantiene invece lo stesso elettorato: tra primo turno (29.65%, 4185 voti) e turno del ballottaggio (46,11%, 4832 voti) ha guadagnato 647 voti in più, mantenendosi sostanzialmente in linea con il 2019.

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