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Chiusura Ars, i lavoratori preoccupati: "Senza agenzia mancano valutazioni su ricadute sulla salute della Toscana"

L'Agenzia regionale di sanità della Toscana (ARS) a rischio chiusura o assorbimento da parte dell'assessorato alla Salute: CUI PRODEST (a chi giova?). I lavoratori ARS esprimono la loro preoccupazione.

A seguito dell’ipotesi di chiusura dell’Agenzia regionale di sanità o del suo assorbimento da parte dell’assessorato alla Salute, circolata a mezzo stampa nei giorni scorsi, i lavoratori e le lavoratrici ARS sentono la necessità di prendere parola, mostrando preoccupazione per le potenziali conseguenze di questa decisione, che potrebbe causare danni all'efficienza, efficacia e indipendenza delle valutazioni sanitarie in Toscana. Con questo comunicato intendiamo elencare le criticità conseguenti ad un ipotetico riassorbimento della nostra agenzia da parte dell’amministrazione regionale ed evidenziare quelle che invece riteniamo le possibili opportunità di un rafforzamento e definitivo rilancio del nostro ente, corredate da qualche numero.

IL RUOLO DELL’ARS NEL PANORAMA REGIONALE

L’ARS è uno strumento tecnico-operativo e di studio sia per la Giunta che per il Consiglio regionali e offre supporto all’Organismo toscano di governo clinico. Per sua natura istitutiva ha un ruolo terzo ed autonomo: l‘Agenzia porta avanti annualmente quasi 300 attività per effettuare valutazioni sullo stato di salute dei cittadini toscani.

SULLA QUALITÀ DEI SERVIZI SANITARI E SUGLI ESITI DELLE CURE.

La sua terzietà è un evidente elemento di forza, come sottolineato in molti recenti interventi da parte di professionisti del mondo sanitario e della ricerca, che in maniera spontanea hanno preso posizione a sostegno dell’agenzia e che cogliamo l’occasione per ringraziare.

I risultati delle attività di agenzia – dal monitoraggio e valutazione delle attività territoriali e di prevenzione a quelle ospedaliere, al monitoraggio dell’antibiotico-resistenza, agli studi su ambiente e salute, ricerche su disuguaglianze, equità e inclusione, gravidanza e parto, malattie croniche e infettive, monitoraggio sulla longevità sana e invecchiamento della popolazione, farmacoepidemiologia solo per citarne alcune - vengono messi a disposizione di chi si occupa di programmazione dei servizi, decisori politici e cittadini secondo i principi FAIR (dati trovabili, accessibili, interoperabili, riutilizzabili), che caratterizzano il modello europeo dell’Open Science.

Resi pubblici sul sito web istituzionale (www.ars.toscana.it), sui canali social dell’Agenzia e attraverso pubblicazioni dedicate, i dati prodotti e i risultati delle ricerche vengono consultati mediamente ogni anno da decine di migliaia di utenti attraverso gli strumenti di comunicazione costruiti ed autogestiti dal personale ARS: un modello virtuoso di trasparenza e di fruizione non solo per le altre Regioni, ma anche a livello nazionale ed internazionale.

PERCHÈ L’ARS NON VA CHIUSA, MA È NECESSARIO UN SUO RILANCIO ANCHE A TUTELA DELLA SALUTE DEI CITTADINI

In questi anni di attività l’ARS ha interpretato al meglio il suo ruolo di terzietà nella valutazione di situazioni di criticità sul territorio regionale. Ricordiamo solo qualche esempio di intervento dell’Agenzia in ambito ambiente e salute: lo studio sugli effetti sulla salute delle popolazioni residenti nei pressi dei siti inquinati del territorio toscano (Livorno, Collesalvetti, Massa, Orbetello); le valutazioni degli effetti sulla salute della popolazione dei campi elettromagnetici generati da nuovi impianti 5G, degli impianti geotermici sull'Amiata, della presenza del Tallio nell’acquedotto di Pietrasanta, dell’impianto Chimet di Arezzo, della nuova pista dell'Aeroporto di Firenze; le consulenze ai comuni ed enti locali per continue criticità locali emergenti (circa 15 in 10 anni).

SENZA IL LAVORO DELL’AGENZIA SARÀ DIFFICILE OTTENERE VALUTAZIONI INDIPENDENTI IN STUDI SULLE POSSIBILI RICADUTE SULLA SALUTE DEI CITTADINI.

In oltre 20 anni di attività l’ARS ha inoltre costruito un database scientifico che produce indicatori sanitari, socio-sanitari ed economici di altissimo livello. Molti dati sono liberamente accessibili sul nostro portale https://www.ars.toscana.it/banche-dati/ che contiene i dati storici relativi a vari aspetti della sanità toscana, informazioni preziose sia per i clinici che per i decisori politici.

IL FRAZIONAMENTO DI TALI COMPETENZE ALL’INTERNO DEL DIPARTIMENTO SALUTE DELLA REGIONE TOSCANA VANIFICHEREBBE LA MISSION CHE L’ARS PORTA AVANTI FIN DALLA SUA FONDAZIONE: FORNIRE DATI INDIPENDENTI, SCIENTIFICAMENTE SOLIDI E ACCESSIBILI A TUTTI.

Solo negli ultimi 10 anni, l’ARS ha anche fornito il suo expertise tecnico e metodologico in oltre 140 progetti di studio e ricerca a livello nazionale e internazionale su tematiche chiave per le politiche sanitarie regionali, per un totale di quasi 9 milioni di euro di ricavi (con 38 progetti attualmente in atto, dal valore economico di circa 3 milioni di euro). Instaurando un’ampia rete di collaborazioni scientifiche e rafforzando la sua presenza nel panorama della ricerca, l’ARS grazie all’attività progettuale ha potuto integrare in maniera virtuosa le sue entrate economiche, nonostante una progressiva riduzione del finanziamento regionale, e assolvere compiutamente la sua missione.

Anche grazie ai fondi dei bandi vinti a livello internazionale e nazionale, l’ARS - in sinergia con le università, le aziende ospedaliero-universitarie e con tutto il sistema di alta formazione regionale - contribuisce a completare la formazione di moltissimi giovani professionisti. Negli ultimi 10 anni, l’Agenzia ha erogato: 85 incarichi libero-professionali, 85 tirocini formativi, 72 borse di studio per giovani laureati e 27 contratti a tempo determinato.

L’ampia rete di collaborazioni scientifiche instaurate e la presenza crescente nel panorama della ricerca hanno inoltre garantito all’agenzia differenti entrate economiche, diverse dal finanziamento regionale, che le hanno consentito negli ultimi 10 anni di contribuire alla riduzione della spesa pubblica, restituendo al bilancio regionale circa 445mila euro totali.

Abbiamo potuto conseguire questi risultati anche perché l’ARS fin dalla sua costituzione è stata un’agenzia autonoma e terza, che ha potuto esprimere appieno le sue potenzialità anche grazie alla snella sinergia delle sue diverse componenti: la funzione amministrativa, che si caratterizza per la sua agilità e rapidità nei tempi di esecuzione delle procedure; il centro di documentazione, che ha ispirato e attualmente coordina il sistema bibliotecario regionale in campo sanitario; le strutture tecniche, che acquisiscono, ingegnerizzano i flussi di dati e ne “certificano” la qualità; il settore della comunicazione, che attraverso i vari strumenti on e off-line, interamente autogestiti, contribuisce in maniera efficace ed efficiente alla massima divulgazione dei risultati; il settore della formazione, che ogni anno per conto dell’Agenzia (provider ECM) offre un’ampia gamma di eventi formativi gratuiti per i professionisti del mondo sanitario. E ovviamente gli osservatori di ricerca, fulcro dell’ARS, che ne finalizzano la mission.

Uno smembramento dell’ARS, per un riassorbimento all’interno dell’assessorato, significherebbe snaturare la sua essenza distintiva, che ha da sempre costituito un valore aggiunto per il sistema regionale. La domanda che i lavoratori si pongono in questo momento di grande incertezza sulle sorti dell’Agenzia è pertanto questa: CUI PRODEST?

I lavoratori dell’Agenzia regionale di sanità della Toscana

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