Un contributo di tremila euro una tantum a lavoratrici e lavoratori di aziende in crisi che, pur non essendo al centro di procedure di licenziamento, non percepiscono stipendio da almeno sei mesi.
Si chiama “Percorso di sostegno attivo al lavoro” ed è uno strumento “a metà tra gli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro” studiato dalla Regione “per alleggerire un disagio profondo vissuto dai lavoratori e dalle loro famiglie”, spiega il presidente Giani, mentre lo annuncia assieme al consigliere speciale per le vertenze aziendali Valerio Fabiani nel corso di una conferenza stampa odierna a Palazzo Strozzi Sacrati.
Una misura “nuova e originale”, prosegue il presidente, che sarà approvata nella prossima seduta di giunta e verrà erogata nel mese di luglio, stanziando 420mila euro attinti dalle risorse regionali destinate a formazione e politiche attive del lavoro.
Il primo caso in cui il “percorso di sostegno attivo al lavoro” potrà essere applicato riguarda i 142 dipendenti di Qf, ovvero la ex Gkn di Campi Bisenzio, cui la proprietà non corrisponde la retribuzione da almeno sei mesi. “È indubbio che questo strumento coinvolge una delle più evidenti esperienze di crisi aziendale del territorio toscano”, ha concluso il presidente Giani, sottolineando che accanto a questo intervento, “proseguirà il confronto con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per ottenere il commissariamento della società, perché la figura del commissario sarà in grado di avere un’interlocuzione più efficace con il sindacato e con tutti gli altri soggetti”.
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