Rendere l'agricoltura più sostenibile, 300 giovani ricercatori in scienze agrarie si incontrano a Firenze
In che modo le azioni dell’essere umano impattano sui processi ecologici alterando i cicli vitali, climatici e dell’ecosistema? La risposta, questa volta, spetta agli oltre trecento giovani ricercatori italiani che il 26 e il 27 giugno prossimi, al Campus di Novoli dell’Università di Firenze, saranno i protagonisti del quinto convegno annuale AISSA#under40, la sezione “junior” dell’Associazione Italiana delle Società Scientifiche Agrarie, con sede all’Accademia dei Georgofili di Firenze, che ha lo scopo di promuovere lo scambio di saperi con un approccio interdisciplinare e rafforzare i rapporti con le istituzioni nazionali e internazionali nelle aree agraria, forestale, agroindustriale ed ambientale.
L’incontro, che rientra nel ricco programma di iniziative per i festeggiamenti dei 110 anni della Scuola di Agraria e per il centenario dell’Ateneo fiorentino, si realizza grazie alle competenze e alla professionalità di una nuova comunità di neo specializzati in tutte le discipline delle scienze agrarie, consolidando un network creatosi nelle precedenti edizioni organizzate dalle Università di Padova (2019), Sassari (2021), Bolzano (2022) e Salerno (2023).
Il tema di questa quinta edizione è Le Scienze Agrarie nell’Antropocene: dalla produttività alla tutela del patrimonio materiale e culturale”e coinvolge tutti i settori di competenza delle diverse società scientifiche afferenti ad AISSA per condividere le più recenti applicazioni in campo scientifico e tecnologico, nonché tutelare e valorizzare la produttività ed il benessere del territorio sviluppando nuove idee e soluzioni innovative in accordo con le attuali politiche europee di economia circolare. Tanti gli ospiti eccellenti attesi a Firenze, come la speaker Vittoria Brambilla, prima ricercatrice italiana ad avviare la sperimentazione in campo delle TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita) in agricoltura nel nostro Paese, Francesca de Filippis, microbiologa dell’Università di Napoli che lavora sull’importanza dell’asse microbioma-uomo-ambiente, e Ramona Magno, ricercatrice del CNR e Responsabile della sezione Drought Observatory dei Climate Services dell'Istituto di Biometeorologia e della sezione "siccità" del Consorzio LaMMA della Regione Toscana, che affronterà il tema dell’impatto su e del cambiamento climatico.
Al team del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell’Ateneo fiorentino, spetterà invece illustrare le risorse culturali come driver per lo sviluppo locale sostenibile, mentre i fondatori di FoodHub, la startup che si occupa di informazione, formazione e consulenza nell’ambito del settore agrifood, parleranno di innovazione nella comunicazione scientifica.
“La necessità di incrementare la produttività dei sistemi agro-silvo pastorali ed alimentari, pur assicurando la sostenibilità ambientale e senza compromettere gli altri servizi ecosistemici, è da sempre tematica centrale delle discipline agrarie -, spiega Giovanni Mastrolonardo del comitato organizzatore e ricercatore del Dipartimento di Agraria (DAGRI UNIFI) -. Si discuterà dell’impatto dell’uomo sui fondamentali processi ecologici, che ha determinato quella che può essere definita una nuova era geologica, l’Antropocene, offrendo il punto di vista dei giovani ricercatori italiani”.
I ricercatori che hanno reso possibile l’organizzazione del convegno affiancando Mastrolonardo sono Giulia Angeloni, Giulio Castelli, Alice Checcucci, Matteo Daghio, Andrea Dominici, Maria Chiara Fabbri, Antonella Gori, Luisa Leolini, Ermes Lo Piccolo, Elena Marra, Elena Murgia, Luigi Piemontese, Lapo Pierguidi, Giulia Secci e Leonardo Verdi.
Fonte: Ufficio Stampa - Università di Firenze