Cosa si fa per il ballottaggio? Empoli anno zero per i due candidati
La domanda che viene spontanea nelle conferenze stampa ai candidati sindaco di Empoli finiti al ballottaggio, Alessio Mantellassi per il centrosinistra e Leonardo Masi per sinistra e M5S, era, a inizio settimana, destinata a non avere risposta. A parte le consuete "siamo in campo", "torneremo a parlare ai cittadini", ecc.
Ma di che parlare? Del programma elettorale, certamente. Ma dopo mesi e mesi di campagna elettorale (Mantellassi è partito a inizio 2024, poco dopo Masi), il rischio è di parlare con le stesse persone. Che vanno convinte a tornare al ballottaggio, certamente, visto che l'affluenza è quasi sicuramente destinata a calare nonostante l'evento storico per la città.
Abbiamo voglia di sentire parlare ancora di programma? Per Mantellassi, che ha irregimentato la campagna elettorale su proposte ritenute di buon senso, fattibili e anche inquadrate nel dettaglio di frazioni o quartieri, è necessario farlo in alcune zone dove il suo sostegno è venuto a mancare. Lo ha affermato lui stesso, dicendo che sarebbe stato necessario un ascolto (continuativo, anche qualora venisse eletto) per ricucire fratture che vengono da anni di scontri con la passata amministrazione. I temi sono noti: gassificatore, keu, multiutility, la recente polemica sull'antenna in centro.
Per questo ha riportato in campo 200 volontari per la nuova campagna elettorale, chiamata 'Empoli prima di tutto'. Cassettaggio classico e incontri al mercato, vicino alla gente, per tentare di riportare tutti al voto e forse anche qualcuno in più di prima. Ci saranno poi incontri proprio nelle zone calde: a Marcignana, Brusciana, nel breve lasso di tempo concesso dal ballottaggio.
Leonardo Masi invece ha lanciato il Camp-Tour, spostandosi dal comitato elettorale di piazza Farinata per incontrare gli elettori in giro. Idea anch'essa non così originale (ricordiamo il camper di Renzi per le primarie Pd, e poche settimane fa anche Simone Campinoti ne aveva usato uno per viaggiare in città, in coabitazione con l'omologo candidato di centrodestra Alessandro Scipioni). L'elemento di novità sarebbe il pareggiamento delle emissioni con nuove piantumazioni, in ottica green.
Ma ritorniamo alla domanda del titolo: che si fa per il ballottaggio? Di proposte nuove, nel metodo, al momento non se ne vedono, ma è anche difficile ipotizzarne allo stato delle cose.
L'unica novità è che la campagna elettorale sembra continuare per Andrea Poggianti, quarto incomodo che dopo lo sgambetto a Campinoti stesso vuole assurgere ad ago della bilancia per far convogliare il suo tesoretto di elettori verso uno o l'altro candidato. Poggianti, che di mestiere fa l'avvocato, avrà avuto certamente in mente Dike, la dea bendata della giustizia greca, con in mano la bilancia che può pendere verso Mantellassi o Masi. Solo che, da politico scaltro, la benda sugli occhi l'ha levata in parte per vedere cosa offrono i candidati in cambio.
L'abbraccio era solo un gesto di gioia, si è affrettato a dire lo stesso Masi (Poggianti ha detto invece che era "un gesto di gentilezza), confermando l'intenzione di nessun apparentamento. Stesso vale per Mantellassi, che più che rivolgersi a Poggianti intende rivolgersi agli elettori: "Alcuni cittadini saranno chiamati a scegliere una proposta diversa dal primo turno, a questi elettori dico valutate le mie posizioni e il mio programma", citando testualmente. Per Poggianti, oltretutto, la convenienza in termini numerici (in Consiglio comunale) starebbe in Mantellassi sindaco, con l'ingresso di Chiavacci assieme a lui per Centro Destra per Empoli. Diversamente con Masi sarebbe il solo a rappresentare il gruppo.
Nel frattempo i giorni passano, ci saranno altri testa a testa tra candidati. Si parlerà sicuramente di programma, delle variazioni sui temi già affrontati in chiave centrosinistra o sinistra-M5S. L'impressione è che sarà necessario, in questa 'terra incognita' chiamata ballottaggio, un'operazione simpatia per attirare i voti necessari a diventare sindaco.
Elia Billero