Otto metri di ceramica in mostra con i Ragazzi di Cerbaiola
Si inaugura alle ore 17,00 di sabato 15 giugno in via Testaferrata una mostra alla Chiesa di San Carlo, accanto al BE.GO,di Castelfiorentino, di mosaici ceramici della pittrice Bruna Scali realizzati dai “Ragazzi di Cerbaiola”. Una iniziativa straordinaria e di alta qualità per un arredo ceramico della lunghezza di oltre otto metri.
Aperta in anteprima il 7 giugno in occasione del Convegno sulle fiascaie organizzato dall’associazione “Salviamo la Marca”, è un occasione di stimolo all’Amministrazione Comunale per il recupero del Centro Storico con opere d’Arte.
Soprattutto la piccola storia ha bisogno di testimonianze dirette così da ripopolare le vecchie strade del centro con quelle donne protagoniste importanti per il loro contributo alla piccola economia familiare: le rivestitrici di fiaschi.
Un'attività questa che ha coinvolto quasi tutte le famiglie del paese per cui Bruna Scali ci propone di arredare con un mosaico ceramico la nostra strada più caratteristica che i castellani conoscono come via dei Preti, ovvero via Forese Adimari.
Chi ha vissuto come noi una infanzia a far cordelline fra canti, burle e pettegolezzi di giovincelle e vecchie non può dimenticare la vivacità del centro storico, quello più povero e caratteristico, in cui ognuna spronava l’altra ad acquisire perizia nel fare, maturando al contempo la coscienza sociale dei propri diritti. Una storia lunga e intrecciata come le strisce della sala che si cuciva intorno a quella pancia di vetro verde. Bruna propone anche, in testata al lungo mosaico, di ricordare, graffendoli sul muro, i nomi di tutte quelle donne che hanno lavorato in tale occupazione: scripta manent!
Ma ciò che fa di questo arredo una cosa straordinaria è che la realizzazione è stata fatta dall’Associazione iragazzidicerbaiola del Centro Diurno Disabili sulle colline di Empoli, già protagonisti di tanti lavori di arredo di spazi pubblici e scuole. Il Consiglio della Regione Toscana nel 2020 li volle premiare con una mostra a Palazzo Bastogi.
Così riprenderanno vita, ai lati della fontana pubblica della via, i personaggi che l’hanno abitata; la raffinata esecuzione si avvale di innovative tecniche di fissaggio delle tessere.
Sarebbe auspicabile che questo lavoro innovativo, che recupera per l’Art Street una tecnica antica, ottenesse il contributo delle forze economiche della nostra comunità.
I lavori di Cerbaiola sono stati condotti grazie all’impegno anche degli operatori del Centro Diurno, della Cooperativa Colori diretta da Serena Nuti e della Dott.ssa Silvia Maccari dell’Usl Toscana Centro.