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Alessio Lega alla Casa culturale per il centesimo anniversario dalla morte di Matteotti

10 giugno 1924. Giacomo Matteotti viene rapito e assassinato da una squadra fascista capeggiata da Amerigo Dumini, a causa delle sue denunce delle illegalità commesse dalla nascente dittatura di Benito Mussolini.

14 giugno 2024, le sezioni ANPI di Montopoli, San Miniato, Santa Croce e Santa Maria a Monte, celebrano il centesimo anniversario della sua uccisione.

Alle 21, al circolo ARCI Casa Culturale di San Miniato Basso, Alessio Lega, scrittore e cantastorie, porterà il suo spettacolo di musica e parole “Matteotti: ucciderete me ma non l’idea”

Alessio Lega (25 anni di carriera, dieci dischi e 6 libri pubblicati, centinaia di spettacoli, numerosi premi tra cui due targhe Tenco), con la sua voce e la sua chitarra racconterà l’antifascismo e la Resistenza.

Sarà accompagnato dal valente musicista Guido Baldoni (voce e fisarmonica). L’ANPI del Valdarno Inferiore propone questo evento nell’ambito delle celebrazioni promosse in tutto il Paese.

"Fu il suo un tempo di ferro e di fuoco che preparava il ferro e il fuoco della seconda guerra mondiale, e con ciò la Resistenza e la Liberazione, le cui radici affondano esattamente nell’antifascismo del ventennio, a cominciare da quello di Giacomo Matteotti. Cento anni dopo c’è ancora da scavare nella vicenda di Matteotti e del suo tempo per attrezzarci al tempo in cui viviamo, per assumere la ricchezza del suo pensiero, e per ricostruire un’unità democratica che allora non ci fu, e che a tutt’oggi, quando risorgono in Europa nazionalismi, oscurantismi e fascismi, pensiamo sia lo strumento necessario e indispensabile per qualsiasi progetto di trasformazione per un’Italia migliore, l’Italia che volevano i partigiani. Diciamo sovente che i valori della Resistenza si possono riassumere nelle parole: democrazia, libertà, eguaglianza, lavoro, solidarietà, pace. Mai come oggi su queste parole si gioca il destino del nostro Paese e per alcuni aspetti quello del continente e del mondo. Viva Matteotti!"

Gianfranco Pagliarulo, presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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