"Sia ritirato il francobollo dedicato allo squadrista Foschi", l'Anpi Pistoia si unisce alla richiesta
Fa discutere l'emissione, da parte di Poste Italiane, di un francobollo dedicato a Italo Foschi, che fu sì il primo presidente della Roma Calcio ma fu anche elemento di spicco del fascismo romano. Emissione che, per di più, è avvenuta in contemporanea con quella di un altro francobollo, questo dedicato a Giacomo Matteotti, che proprio per mano dei fascisti morì ammazzato esattamente cento anni fa.
Per questo, l'Anpi provinciale di Pistoia sollecita "gli antifascisti pistoiesi ad unirsi all' ANPI nella richiesta che venga bloccata immediatamente la distribuzione del francobollo in questione".
"Prendiamo atto con sconcerto e indignazione - scrivono dall'Anpi pistoiese - che Poste Italiane ha emesso un francobollo dedicato a Italo Foschi, organizzatore dello squadrismo romano e fedelissimo di Benito Mussolini. Ciò è avvenuto, con una sorta di par condicio, contemporaneamente all'emissione di un francobollo commemorativo di Giacomo Matteotti nel centenario del suo assassinio, avvenuto il 10 Giugno 1924 ad opera di una squadra di sicari fascisti guidati da Amerigo Dumini su incarico di Mussolini, capo del Governo".
"La motivazione addotta da Poste italiane è che Italo Foschi sarebbe stato il primo presidente di Roma Calcio - proseguono dall'associazione partigiani -, mentre l'uomo è noto agli storici per essere stato alla testa dello squadrismo romano e, in particolare, per aver esaltato Dumini, chiamandolo eroe perché principale esecutore del delitto Matteotti. Consideriamo l'emissione di questo francobollo un’offesa grave alla figura di Giacomo Matteotti, il più agguerrito oppositore del fascismo e per questo assassinato, ma anche di tutti coloro che hanno sacrificato la vita per la libertà e la democrazia, e una chiara provocazione da parte di un Governo evidentemente nostalgico del fascismo e di una Presidente del Consiglio che non ha mai rinnegato la discendenza politica e culturale di Fratelli d'Italia dal Movimento Sociale Italiano di Pino Rauti e Giorgio Almirante".