Cosa mettere in valigia per le vacanze in famiglia? Incontro alle Oblate con l'UniFi
L’estate è alle porte e ricordarsi di mettere in valigia tutto l’occorrente per una vacanza non è sempre semplice, soprattutto quando si viaggia con bimbi, nonni e animali domestici.
Per dissipare ogni dubbio prima della partenza, venerdì 14 giugno gli esperti dell’Università di Firenze forniranno consigli utili durante l’incontro intitolato “Cosa portare in valigia per le vacanze con bambini, anziani e pet?” (ore 16 – Sala Conferenze “Sibilla Aleramo”, Biblioteca delle Oblate, via dell’Oriuolo 24 - Firenze).
La manifestazione è il terzo appuntamento del ciclo di conferenze aperte alla città “Una salute per tutti, tutte per la salute!”, a cura del Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino (Neurofarba), Eccellenza per gli anni 2023-27.
“Una vacanza serena inizia ancora prima della partenza – spiega Silvia Selleri, docente di Chimica Farmaceutica e coordinatrice dell’evento –. I bambini necessitano di attenzioni particolari, ma è fondamentale anche interpretare in modo corretto i possibili segnali di fragilità degli anziani, senza dimenticare che anche per i nostri animali da compagnia il viaggio potrebbe rivelarsi un’esperienza stressante”.
Dopo i saluti del prorettore al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale Marco Pierini, prenderà la parola Elisabetta Alti, medico di Medicina Generale, con l’intervento “Paese che vai, servizi che trovi: cosa portare e cosa lasciare tranquillamente a casa”. Seguiranno il docente di Pediatra presso l’azienda Meyer Giuseppe Indolfi, (“Ti porto in viaggio! Piccoli consigli per genitori e bambini”) e il medico veterinario del Neurofarba Chiara Bisori (“Viaggiare a prova di zampa: un decalogo per andare in vacanza con il proprio animale”).
Infine, prenderà la parola Stefano Fumagalli, geriatra e docente del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica (“Ho preso le medicine? Malattie croniche e fragilità...importanti anche in vacanza”).
Fonte: Università di Firenze