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Calambrone: il forte "no" al nuovo parcheggio

Solo il 3 giugno scorso la maggioranza del consiglio comunale di Pisa ha approvato la cosiddetta delibera “moltiplica parcheggi”. Si tratterà di un “uso temporaneo”, affermano gli estensori, che hanno stravolto la norma per cui in una certa area si possono fare “degli usi diversi da quelli previsti dal regolamento urbanistico per attivare processi di rigenerazione urbana, di riqualificazione di aree degradate, di recupero e valorizzazione di immobili e spazi urbani dismessi o in via di dismissione e favorire, nel contempo, lo sviluppo di iniziative economiche, sociali, culturali o di recupero ambientale”.

Mentre in altre città si usano le possibilità date dalla normativa per sperimentazioni di recupero di aree dismesse per iniziative culturali, sociali ed associative, a Pisa si sfrutta, invece, per fare l’ennesimo parcheggio, cercando di spacciarlo per temporaneo quando è chiaro che questa scelta diventerà definitiva. Infatti la motivazione per cui si procede a questo intervento è che, secondo quanto scritto nella proposta di delibera, le “aree di sosta sono insufficienti”.

La proposta pilota di questa rigenerazione alla rovescia è l’area verde intorno al teatro del Calambrone, emblema dell’abbandono di uno spazio culturale sul quale da anni e anni manca qualsiasi progetto di riqualificazione e gestione. Quello di cui oggi ha bisogno il litorale è un altro modello di sviluppo a partire dalla rispondere alla necessità di spazi sociali e centri collettivi e di aggregazione.

A dirlo sono prima di tutto i residenti, che hanno visto e denunciato come la struttura del Teatro – recuperata con una spesa superiore al milione di euro – versa in totale stato di abbandono, venendo meno alla funzione sociale e culturale per cui era stata concepita. Un progetto di rilancio delle attività che coinvolga gli operatori della cultura a prendere in considerazione il Teatro di Calambrone come sede di proprie iniziative, soprattutto nella stagione estiva, è urgente quanto necessario.

Rilanciamo la nostra proposta di rigenerazione urbana tramite un “concorso di idee” aperto alla cittadinanza, a partire dai residenti a Calambrone, affinché il Teatro venga realmente vissuto definendo regole che garantiscano la fruibilità del bene a favore della collettività con un modello di gestione comunitaria e partecipata.

E visto che si parla di “usi temporanei” che si dia spazio ad una reale sperimentazione accogliendo le proposte dei cittadini e delle cittadine che vivono quotidianamente l’area per l’uso e la valorizzazione immediata dell’area verde, oggi lasciata all’incuria. Che sia luogo di incontro e di socialità, uno spazio giochi per bambini, uno spazio per una mostra d’arte, un concerto, una rassegna teatrale, ogni alternativa è preferibile all’ennesima perdita di terreno.

Occorre bloccare assolutamente il progetto di un nuovo parcheggio anche perché la Giunta Conti intende ripetere lo stesso scempio ambientale anche su altre verdi nel centro cittadino. Il modello di mobilità, che ancora una volta l’amministrazione locale incentiva e promuove, è incentrato sempre e solo sull’auto privata con gli effetti negativi che tutto questo ha sul traffico e sull’inquinamento, e l’unica opzione percorsa è quella di moltiplicare i parcheggi occupando qualsiasi area verde disponibile.

Occorre andare nella direzione opposta: si potrebbero utilizzare i molti parcheggi scambiatori già esistenti in città, e che in estate sono sottoutilizzati, per far partire da lì delle comode, veloci e frequenti navette al prezzo del bus urbano da e verso Marina di Pisa e Tirrenia, che potrebbero inoltre fornire un servizio più efficiente perché più capillare, decongestionando le strade verso il mare dal traffico e dalle code che nessuno vuole.

Fonte: Una città in comune

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