Si riprende l'hotel della società fallita mandando un prestanome all'asta: arrestato 37enne a Pistoia
Un imprenditore 37enne della Campania, da tempo residente nel Pistoiese, è stato arrestato e trasferito in carcere dalla guardia di finanza. Su di lui anche un sequestro preventivo legato ai reati contestati: bancarotta fraudolenta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e turbativa di aste fallimentari.
A essere sequestrati sono stati beni in denaro, preziosi, quote societarie detenute per un importo di 623mila euro e un albergo di Montecatini Terme dal valore di 2,1 milioni di euro.
L'uomo sarebbe riuscito a riappropriarsi illecitamente del complesso turistico, dopo che la società che lo gestiva, da lui amministrata, era risultata fallita. Per ottenerlo indietro aveva fatto partecipare all'asta fallimentare un prestanome con una falsa attestazione mancaria per la certificazione di un mutuo, mai realmente richiesto né concesso.
L'indagato era già stato condannato in via definitiva per bancarotta ma aveva continuato a far fallire nuovi soggetti turistici, compiendo reati tributari. "Queste società del settore turistico alberghiero, dopo aver accumulato, senza onorarli, ingenti debiti commerciali, tributari e previdenziali, venivano sistematicamente spogliate del loro patrimonio e condotte al fallimento", spiega la guardia di finanza. "I relativi immobili e beni strumentali restavano, però, nella disponibilità del fallito celato dietro apparenti nuove imprese, che li acquisivano prima che potessero essere attratti nell’attivo fallimentare, oppure partecipavano alle relative aste fallimentari producendo anche documentazione artefatta, onde ottenerne indebite aggiudicazioni".
Oltre all'arresto, ci sono altri 8 indagati residenti a Montecatini Terme (PT), Firenze, Adro (BS), Trani (BT) e Giugliano in Campania (NA).