gonews.it

Dove c'erano i rifiuti, ora un bosco urbano: la proposta del candidato Masi

Un nuovo bosco urbano là dove fino all’inizio del 2024 c’era una discarica. Un nuovo sistema di viabilità dolce in grado di svilupparsi fino al parco di Serravalle. Un luogo di incontro per gli empolesi, ma anche un potenziale attrattore per un turismo esperienziale di qualità.

Sono questi, in sintesi, i pilastri sui quali poggia il progetto di recupero e valorizzazione pensato dal candidato sindaco di Buongiorno Empoli, Movimento 5 Stelle e Siamo Empoli, Leonardo Masi. Un progetto che si concentra sull’area di 23 ettari collocata a ridosso di via Viaccia e che fino al 28 febbraio di quest’anno era sommersa da 156 tonnellate di rifiuti lasciati colpevolmente accumulare nei 10 anni precedenti.

“Empoli ha bisogno di colore, di spazi di socialità, di infrastrutture per la mobilità dolce e di recuperare un rapporto più equilibrato con il verde urbano – spiega Masi -. La nostra coalizione ha lavorato a un progetto che tenta di coniugare ambiente, lavoro, mobilità e qualità della vita ed è pronta a sottoporlo ai contributi che arriveranno dalla cittadinanza, nel rispetto del principio di partecipazione attiva, che è alla base della nascita della nostra proposta politica”.

L’area è di proprietà comunale ed è il luogo ideale per farne la casa di associazioni e comitati ambientalisti della città, ma anche un luogo di svago e promozione turistica.

La suggestione è quella di partire da via Viaccia, mettere a sistema i percorsi verdi ciclopedonali già esistenti, e sino all'ansa di Arnovecchio, dove trovano casa le due draghe, sempre di proprietà comunale, che andranno finalmente recuperate, spingendosi poi fino a Serravalle. Da qui, grazie alla passerella ciclopedonale di prossima realizzazione tra Tinaia e Limite sarà possibile attraversare l'Arno, e raggiungere la cima del Montalbano, da dove godere della vista della Valdelsa.

“Un progetto ambizioso il cui punto di forza sta nella capacità di fare sistema tra l’esistente e il possibile – conclude Masi – che poi sono i cardini sui quali si fonda un’idea di città di domani. La Empoli che verrà”.

Fonte: Ufficio Stampa

Exit mobile version