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Ok al bilancio Shalom, don Cristiani: "Il nostro metodo funziona"

Il 22 maggio nella sede di Piazza Buonaparte a San Miniato si è tenuta l'assemblea dei soci Shalom per l'approvazione del bilancio consuntivo e preventivo. Insieme al Consiglio Direttivo la sala era affollata di membri ai quali si aggiungevano altri delle altre sezioni nazionali e internazionali collegati in rete.

Di per sé la lettura dei numeri fatta come al solito dal nostro direttore amministrativo, dr. Luca Testi e dalla presidente del consiglio economico dr.ssa Gabriella Messerini, ricalcano i movimenti di sempre. Nessun stupore quando è stato enunciato che anche quest'anno il bilancio si é chiuso con poco meno di 3.000.000 di euro in entrata e altrettanti in uscita. Stessa previsione, forse con un po' di flessione, per l'anno sociale in corso.

É possibile a tutti consultare il bilancio sociale reso pubblico sui nostri mezzi di comunicazione.

Vorrei dar voce ai numeri per rilevare come la situazione economica attuale è comparsa anche nel nostro bilancio. Un drastico calo del sostegno a distanza che nel passato aveva raggiunto adesioni ben più importanti, ma che invito sempre a promuovere come motore di sviluppo e di alfabetizzazione per molti paesi africani. Anche il 5x1000, pur conservando un alto numero di firmatari, è andato progressivamente riducendosi.

I finanziamenti dei progetti nazionali e internazionali hanno registrato una sostanziale tenuta permettendoci di far fronte ai tanti progetti nei 25 paesi dell’Africa dove siamo stabilmente presenti. Grande impegno Shalom per l'accoglienza e la formazione dei profughi anche minori non accompagnati, provenienti da paesi ricchissimi di risorse e che noi abbiamo ridotto alla fame e all'arretratezza più disumana, armando con cinismo e voracità i loro dittatori che li opprimono.

Personale qualificato li segue in ogni loro necessità. Lo stato copre le spese per i bisogni essenziali.

Attività senza fini di lucro sono svolte in tante parti del mondo perché gli obiettivi principali di Shalom sono la formazione e il lavoro, i nostri pilastri irrinunciabili.

Le scuole e i centri formativi ai valori e alle professioni sono sparse in Italia e nel mondo abbiamo scuole di ogni ordine e grado dalle materne alla nostra università del Sahel.

Centri per i bambini offrono servizi educativi di qualità sul territorio e con i campi estivi raggiungiamo oltre 800 minori.

Stimiamo che occupiamo nel mondo fra insegnanti e lavoratori in tutti i settori svariate centinaia di persone soprattutto giovani. La riprova del successo del nostro agire è che nessun giovane Shalom è fuggito dal proprio paese per avventurarsi sui barconi in cerca di dignità rischiando la vita.

Ai soliti denigratori che hanno come hobby la calunnia noi diciamo “leggete i nostri numeri, venite a vedere , andate a vedere....solo Dio sa quante vite umane abbiamo salvato in 50 anni di storia”.

Io non sono mai stato a visitare uno Shalom in un carcere o in una casa di recupero per tossici.

È la riprova che il nostro metodo funziona e non è stato intaccato dagli instancabili falsi diffamatori. Allora continuate pure con le vostre insinuazioni calunniose.

Ma vergognatevi! Noi ci siamo arricchiti tutti, ma in umanità, senza mai toccare un centesimo destinato agli ultimi.

 

Andrea Pio Cristiani – iniziatore Movimento Shalom

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