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Autovelox, Firenze regina delle multe nel 2023: Schmidt e Ceccardi all'attacco

foto di archivio

I commenti degli esponenti del centrodestra sui dati pubblicati da Codacons

"Basta con il regime delle multe: gli autovelox sono diventati lo strumento vessatorio per eccellenza di questa amministrazione comunale".

Lo afferma in una nota Eike Schmidt, candidato del centrodestra a sindaco di Firenze, commentando quanto emerso dall'analisi resa nota oggi dal Codacons, che vede Firenze al primo posto in Italia per incassi per multe con autovelox nel 2023.

"L'uso scorretto degli autovelox è lampante. Nonostante abbia un milione di abitanti in meno, Firenze incassa più del doppio di Milano, 18,7 milioni contro 8,5. Smettiamo di far cassa sui cittadini e rivediamo l'uso dei velox: vanno posizionati laddove sono realmente utili a garantire la sicurezza, ovvero vicino alle scuole e nelle strade dove pedoni e ciclisti rischiano di più. Le statistiche ci dicono che in città le prime cause di incidenti sono la disattenzione e il mancato rispetto della segnaletica, non l'alta velocità. Serve una mappatura dei luoghi dove si verificano più incidenti gravi, in modo da pianificare scientificamente gli interventi e sarà una delle prime cose che faremo".

"Firenze si conferma la ‘regina’ delle città italiane per le multe elevate tramite gli autovelox: 18,7 milioni di euro di incassi nel 2023, come segnala il Codacons, ovvero 123,8 euro per ogni fiorentino. Un primato tutt’altro che invidiabile, a dimostrazione di come Palazzo Vecchio usi questo strumento per fare cassa, ben più che per garantire la sicurezza stradale".

Così l’europarlamentare toscana della Lega Susanna Ceccardi commenta lo studio diffuso nella giornata odierna dal Codacons, realizzato sulla rendicontazione pubblicata online dal Ministero dell'Interno e basata sui dati che gli enti locali devono fornire entro il 31 maggio di ogni anno, riferiti alle somme effettivamente incassate dalle amministrazioni locali tramite le sanzioni per violazioni al Codice della strada e al loro utilizzo.

"Un metodo furbesco assolutamente da stigmatizzare, quello utilizzato da Nardella e dal Pd, sul quale è arrivata la stretta voluta dal ministro Salvini, il cui decreto pone finalmente un freno alle storture e agli abusi di quei primi cittadini che piazzano gli autovelox a sorpresa dietro alle curve o a ridosso di una strada a scorrimento veloce. La Lega dice ‘sì’ alle esigenze di sicurezza della circolazione, alla prevenzione degli incidenti e alla tutela degli utenti della strada ma ribadisce il suo ‘no’ all'eccessiva proliferazione di sanzioni salatissime con cui certe amministrazioni locali tartassano gli automobilisti".

 

Fonte: Ufficio Stampa

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