Due commercianti pisani su tre temono la microcriminalità
Nel 2023 a Pisa il 68,6% degli imprenditori si sente gravemente esposto ai fenomeni di microcriminalità e il 40% è insicuro. Questo il quadro che emerge dall'indagine su legalità e sicurezza presentata a livello nazionale da Confcommercio relativamente al 2023 in occasione dell'undicesima edizione della "Giornata della Legalità ci piace!". Da qui la richiesta di Confcommercio Pisa: "Gli imprenditori pisani chiedono più sicurezza e una maggiore presenza delle forze dell'ordine sul territorio".
“In un ambito regionale dove le imprese del terziario reputano abbastanza sicuro il contesto in cui operano - argomenta il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa, Federico Pieragnoli -, i dati specifici che riguardano la provincia di Pisa sono in controtendenza e dicono che purtroppo c'è ancora molto da fare sul fronte della sicurezza del nostro territorio. Determinante su tutto è un maggiore e più capillare controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine che, oltre a dare un messaggio rassicurante, svolgono un'importante attività di prevenzione di quei reati che rendono la vita impossibile a chi ogni giorno con impegno e tanti sacrifici manda avanti la propria attività. Lo diciamo in tutte le occasioni di confronto con le autorità e i dati della Giornata della Legalità di oggi ci confortano in questa direzione”.
Secondo l'indagine Format Research di Confcommercio Toscana, nel 2023 il 68,6% degli imprenditori pisani ritiene molto grave il problema dell'esposizione delle imprese ai fenomeni di microcriminalità, come taccheggio, atti vandalici o razzie, rispetto ai quali addirittura il 40,7% degli imprenditori si sente poco o per niente sicuro, contro una media toscana del 30%. Desta poi preoccupazione il tema della presenza delle forze dell'ordine, che il 62% % degli imprenditori pisani ritiene abbastanza o addirittura totalmente inadeguata sul nostro territorio, contro una media regionale del 51,5%. Maggiore controllo da parte delle autorità competenti (81%), più videocamere di sorveglianza (41%) e potenziamento dell'illuminazione (20%): queste le principali richieste delle imprese per incrementare la sicurezza sul territorio”.
“Contraffazione, abusivismo, usura e furti sono le note dolenti" sottolinea il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa, Stefano Maestri Accesi analizzando i dati di Confcommercio – Imprese per l'Italia diffusi in occasione della Giornata della Legalità.
“Solo nell'ultimo anno l'illegalità è costata 40 miliardi alle imprese. L'usura è il fenomeno illegale percepito in maggior aumento dagli imprenditori (per il 24,4%) seguito da furti (23,5%), aggressioni e violenze (21,3%) e atti di vandalismo (21,1%) e più di un imprenditore su tre teme di essere esposto a fenomeni criminali. Estremamente preoccupante il fatto che il 62,8% delle imprese si ritenga penalizzato dall'abusivismo e dalla contraffazione. Il costo della criminalità per i reati di abusivismo commerciale, abusivismo nella ristorazione, contraffazione, taccheggio, ferimenti, assicurazioni, spese difensive e cyber criminalità è di 38,6 miliardi di euro l'anno. che comporta il rischio della perdita di 268mila posti di lavoro regolari”.
“I dati sono relativi al 2023 e siamo assolutamente fiduciosi che miglioreranno già a partire da quest'anno - conclude Maestri Accesi -, considerata la stretta collaborazione con il prefetto Maria Luisa D'Alessandro e i primi importanti risultati che si sono concretizzati con l'operazione Alto Impatto che ha portato alla chiusura di alcune attività irregolari in centro. Questa è la strada da perseguire e da parte nostra continueremo a garantire la massima collaborazione in piena sinergia con le forze dell'ordine".
Fonte: Ufficio Stampa