Tra gli Amici del David e di Brera un gemellaggio "ad arte"
L’Associazione degli Amici della Galleria e l’Accademia di Firenze e gli Amici di Brera hanno siglato un patto di gemellaggio. L’annuncio è arrivato ieri sera, lunedì 27 maggio, da Cecilie Hollberg, direttore della Galleria, insieme a Fausto Calderai, presidente dell’Associazione fiorentina, e a Carlo Orsi, presidente dell’Associazione milanese, nel corso di un incontro che si è tenuto nel museo per gli Amici della Galleria.
“È con enorme piacere che tengo a battesimo la nascita di questo gemellaggio tra l’Associazione degli Amici della Galleria di Firenze e gli Amici di Brera - queste le parole di Cecilie Hollberg -. Gli Amici del nostro museo hanno una storia molto più recente rispetto a quella degli Amici di Brera, tra le più antiche di Milano, ma dal 2017, quando è stata istituita, ad oggi il loro costante impegno nel sostenere le nostre attività si è dimostrato preziosissimo, aiutandoci, nel tempo, a creare un legame forte con il territorio. Non ho dubbi, anche per la stima personale che ho per i rispettivi presidenti, Fausto Calderai e Carlo Orsi, che questa collaborazione, in sintonia con le indicazioni del MiC-Ministero della cultura, sarà molto proficua sia per la Galleria dell’Accademia di Firenze che per la Pinacoteca di Brera, ne nasceranno certamente progetti interessanti.”
“Due Musei con una storia simile e due collezioni che si compenetrano benissimo, dando una visione quasi completa dell’arte italiana - così Fausto Calderai - e due Associazioni di Amici che possono aiutarsi per una conoscenza più approfondita del nostro patrimonio artistico. Nate accanto alle Accademie di Belle Arti, i due Musei furono istituiti da regnanti stranieri, madre e figlio, e da sempre ebbero un respiro europeo. A questo spazio ampio guardano le due nostre Associazioni da oggi gemellate, con la speranza di aprirsi sempre di più a tutti nel far conoscere sempre meglio le collezioni di cui siamo fieri essere accanto.”
“Sono felice di avviare questo nuovo gemellaggio tra gli Amici di Brera e gli Amici della Galleria dell’Accademia di Firenze - ha commentato Carlo Orsi -. Questa collaborazione ci unisce a un’associazione che supporta uno dei musei più illustri di Firenze e che conosco da vicino, avendo contribuito a fondarla nel 2017 insieme ad altri amici e colleghi appassionati. L’accordo ha come obiettivo principale la valorizzazione del ricco patrimonio storico e artistico custodito nei nostri musei di riferimento. Inoltre, mira a incrementare i benefici per i nostri associati, offrendo nuove opportunità di scambio e arricchimento reciproco. Sono convinto che questo gemellaggio darà vita a una fruttuosa e duratura amicizia tra le nostre due istituzioni. Nel clima di incertezza in cui ci troviamo, in cui la cultura spesso non riceve l'attenzione che merita, è fondamentale unire le forze e lavorare insieme per proteggere e diffondere la nostra preziosa eredità culturale".
L'Associazione degli Amici della Galleria dell'Accademia di Firenze è nata nel 2017 da un’idea di Cecilie Hollberg e ha continuato a perseguire il proprio obiettivo di sostegno al Museo, partecipando a varie attività, tra cui: l'invio della newsletter settimanale; l’organizzazione di alcuni eventi come DAVID 140, Drusilla preferisce Venere con Drusilla Foer e la performance site-specific dei Kinkaleri, AcrossKissKissYou. Ha contribuito, inoltre, alla realizzazione di Chatta col David, chatbot basato sull'intelligenza artificiale, sviluppato attraverso una collaborazione tra il Museo, l'Accademia di Belle Arti di Firenze e altre università internazionali, che consente agli utenti del sito web di interagire direttamente con l'alter ego del David. Ha donato il busto marmoreo ritraente Giovanni Battista Niccolini, opera del celebre scultore Lorenzo Bartolini, conservato oggi nella Gipsoteca della Galleria dell’Accademia.
L’Associazione Amici di Brera fu istituita nel 1926 con lo scopo di sostenere, valorizzare e contribuire ad aumentare il ricchissimo patrimonio del complesso di Brera e del sistema museale di Milano. Il 1939 fu l’anno nel quale avvenne una delle donazioni più importanti da parte degli Amici alla Pinacoteca di Brera, la Cena in Emmaus di Caravaggio su proposta di Ettore Modigliani, ma fu anche l’anno nel quale l’Associazione venne sciolta in seguito alle direttive del governo fascista.
Gli Amici di Brera si ricostituirono nel Dopoguerra per la ferma volontà di Fernanda Wittgens, già allieva di Modigliani e grande paladina del patrimonio artistico. Furono anni intensi, caratterizzati da importanti donazioni al Museo, tra cui intere collezioni come la Jesi e la Vitali, le opere di Giovanni da Milano e Segantini. Una politica di donazioni che ancora oggi continua, dall’opera del “Maestro della Pala Sforzesca” o il ritratto eseguito da Cesare Tallone donato da Filippo Crivelli nel 2014, alla grande donazione de Le fantasie di Mario Mafai, una serie di 23 dipinti eseguita tra il 1941 e il 1943, fatta in anni recenti dell’ex Presidente di Amici di Brera Aldo Bassetti. Importante è stata la convenzione stipulata nel 1986 con l’Istituto Bancario San Paolo di Torino, grazie all’impegno della famiglia Brion.
Con la presidenza di Aldo Bassetti, numerosi sono stati anche gli interventi di tipo strutturale, come il nuovo ingresso all’Orto Botanico, l’illuminazione delle sale di Bellini, Veronese, Tintoretto, Caravaggio, il riallestimento integrale della Sala della Passione, oggi a lui intitolata. Si aggiungono i restauri di opere fondamentali come: nel 2023 Natura morta con strumenti musicali (1650-60 circa) di Evaristo Baschenis, nel 2021 le due opere di Giacomo Ceruti, Portarolo seduto con cesta a tracolla, uova e pollame e Portarolo seduto su una cesta, la statua di Napoleone di Canova, al centro del cortile (grazie all’importante contributo di Bank of America Merrill Lynch). La ricca e variegata attività culturale e didattica, i viaggi e le visite guidate, i percorsi dedicati ai cittadini extracomunitari svolti dall’Associazione sono stati e continuano ad essere aspetti fondamentali mirati al coinvolgimento di un sempre più vasto pubblico.
Fonte: Ufficio Stampa