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Sicurezza, Di Stefano (FdI): "Quello di Campinoti è un programma ambizioso, con visione a lungo termine"

Danilo Di Stefano

Da quando è entrato in vigore il D.L. n. 14/2017 "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza della città", meglio conosciuto come il "decreto Minniti sulla sicurezza urbana", modificato con il D.L. n. 123/2023 dall'attuale governo di centrodestra con il c.d. "decreto Caivano" - che ha aumentato la pena per il delitto di spaccio in forma lieve da quattro a cinque anni di reclusione e ha introdotto il c.d. "Daspo urbano" anche per i minorenni - la governance della sicurezza urbana vede il Sindaco, insieme al Prefetto e al Questore, tra i principali attori della gestione dell'ordine e della sicurezza pubblica in quello che viene definito "sistema di sicurezza integrata".

Ed è proprio tenendo conto del nuovo ruolo del sindaco che il centrodestra, candidando Simone Campinoti a sindaco di Empoli, ha pensato il suo programma elettorale sulla sicurezza: potenziamento delle forze dell'ordine e della polizia locale; implementazione della videosorveglianza con apparati tecnologicamente avanzati di contesto e lettura targhe; sicurezza stradale; cooperazione con le comunità locali e i "gruppi di controllo di vicinato"; coinvolgimento delle guardie giurate in quella che sia chiama "sicurezza sussidiaria"; interventi mirati sulla violenza domestica e di genere a sostegno delle donne vittime dei reati inseriti nel c.d. "codice rosso" come maltrattamenti in famiglia e stalking; parchi pubblici illuminati e manutenuti; richiesta di assegnazione dei militari dell'operazione "Strade sicure" per un controllo attivo della stazione ferroviaria, così da collaborare con le forze di polizia che potranno dedicarsi ad altre attività di prevenzione e repressione dei reati in ambito urbano.

Un programma ambizioso, con una visione prospettica a lungo termine, il quale ruota intorno alla previsione del nuovo "assessorato alla sicurezza" - che avrà il compito del coordinamento tra le forze di polizia a competenza generale (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza) impegnate a garantire la sicurezza "primaria" che è e rimane di competenza statale - e i nuovi compiti del sindaco, tra i quali - oltre agli interventi a tutela del decoro urbano, del miglioramento della vita sul territorio favorendo l'inclusione sociale, la riqualificazione delle aree degradate per citarne alcuni - vi è anche quello di favorire la collaborazione tra polizia locale e forze di polizia nello scambio informativo, l'interconnessione locale delle sale operative, la regolamentazione dell'utilizzo in comune dei sistemi di sicurezza tecnologica per il controllo delle aree e delle attività soggette a rischio, nonché l'aggiornamento professionale integrato degli operatori di polizia locale con gli appartenenti alle forze di polizia.

Ma il programma di questo centrodestra non è solo una sterile dichiarazione d'intenti la cui durata si esaurisce al termine della campagna elettorale. Questo programma rappresenta la trama che Simone Campinoti e il centrodestra trasformeranno in azione per quanto riguarda il governo della sicurezza urbana a Empoli. Alla compagine di centrodestra è chiaro che la richiesta di invio di rinforzi per il commissariato della Polizia di Stato, per il posto Polfer, e per il distaccamento di Polizia Stradale di Empoli - i quali, negli anni, hanno visto i propri organici ridursi inesorabilmente senza una reale reintegrazione in relazione alle esigenze del territorio causa un inesorabile turnover - dovrà essere indirizzata al governo; cosa che andrà fatta anche per i comandi dell'Arma dei Carabinieri.

E sempre al governo andrà chiesto un contingente di uomini dell'esercito dell'operazione "Strade sicure" per garantire la sicurezza della stazione ferroviaria, come è già avvenuto in contesti analoghi in provincia di Como dove i militari sono impiegati in città come Erba che ha solo sedicimila abitanti ed anche in città più piccole. Ma per Simone Campinoti e la compagine di centrodestra l'impegno principale dovrà essere quello di mantenere fede alla parte di programma che più direttamente dipenderà dal sindaco, cioè: aumentare l'organico della polizia locale (la legge regionale 11/2020 prevede un agente di p.m. ogni 1000 abitanti) anche per contrastare i reati predatori e lo spaccio di stupefacenti nonché garantire la sicurezza stradale; realizzare la formazione congiunta tra polizia locale e forze di polizia; attuare il coordinamento e lo scambio informativo con le forze di polizia statali; attivare la cooperazione con le comunità locali e con i "gruppi di controllo di vicinato"; coinvolgere le guardie giurate nella "sicurezza sussidiaria"; realizzare interventi mirati a sostegno delle donne vittime della violenza di genere; rendere sicuri i parchi pubblici. Mentre la creazione dell'assessorato alla sicurezza dovrà rappresentare la cabina di regia della gestione della sicurezza urbana a Empoli. Certo, quello di centrodestra sulla sicurezza urbana è un programma che, per la sua concretezza, ha bisogno di grande impegno realizzativo, investimenti, e di una programmazione a medio e lungo termine… ma Simone Campinoti e la coalizione di centrodestra ne sono consapevoli e sono pronti ad accettare la sfida del governo di Empoli per i prossimi cinque anni!

Danilo Di Stefano,

commissario capo della Polizia di Stato, responsabile per le politiche della sicurezza della segreteria provinciale di Firenze del Sindacato Autonomo di Polizia, candidato con Fratelli d'Italia ai consigli comunali di Empoli e Montelupo Fiorentino

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