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Giani dai cittadini del raddoppio ferroviario Empoli-Granaiolo: le promesse per mitigare i disagi

Il tempo è tiranno e suona come la campana di una sbarra del passaggio a livello che scende inesorabile. Questo è quel che provano i residenti delle frazioni di Sant'Andrea e Fontanella vicini, troppo vicini, ai binari della ferrovia che vedrà il raddoppio e l'elettrificazione sulla tratta Empoli-Granaiolo.

"Sono andati troppo avanti", commenta riferendosi a Rfi il presidente della Regione Eugenio Giani, in visita questa mattina lungo tutto il tratto dal circolo di Sant'Andrea al passaggio a livello di Granaiolo e all' argine dell'Elsa. Case, garage, accessi a proprietà che verranno irrimediabilmente cambiati dal passaggio della ferrovia. Una storia che sembra venire dall'Ottocento ma che qui, a due passi da Empoli e dalla Fi-Pi-Li, è stretta attualità.

I problemi segnalati sono quelli legati alla fognatura di Brusciana, rimasta a cielo aperto e su cui non c'è un progetto da parte di Acque per la messa in sicurezza, la richiesta di un cavalcavia in zona Sant'Andrea, spostato rispetto a quanto previsto nel progetto attuale, la messa in sicurezza idrogeologica della collina che in caso di alluvioni rischia di formare una vasca con il muro di delimitazione del secondo binario, un percorso ciclopedonale che crea più disagi che utilità e infine la strada alternativa a Granaiolo che andrebbe ad abbattere orti e capanne privati.

"Sono venuto a parlare con i residenti di queste frazioni - ha spiegato Giani - per un progetto, quello del raddoppio e dell'elettrificazione, che non ha questo livello di dettaglio. È una corsa contro il tempo ma in questo contesto bisogna che i lavori siano fatti con più meditazione, studiando bene i percorsi alternativi in quest'area, concentrandosi dove c'è già il doppio binario. C'è un'analisi puntuale da fare anche a Brusciana. Mi fido degli assessori regionali e dell'amministrazione comunale di Empoli. Oggi però c'è una visione diretta, ora ho ragione delle cose per indicazioni che sento giuste, se per esigenze dei cittadini servono interventi ulteriori che Ferrovie non è in grado di sostenere, le faremo con la Regione Toscana".

Un impegno preso con i cittadini, laddove, rendendosi conto della situazione, Giani ha visto che ci sono degli svantaggi notevoli verso i residenti. Verrà stilato un elenco di opere da riconsiderare, che Giani presenterà a Roma dall'Ad di Rfi per tentare di 'salire sul treno in corsa' dei lavori.

A fare da Cicerone il candidato a sindaco del centrosinistra Alessio Mantellassi: "Il presidente Giani aveva promesso di venire in queste zone e ha preso una serie di impegni su cui la regione è responsabile. Speriamo che le migliorie siano il più possibile integrate, già alcune richieste sono state avanzate e Rfi ha dato l'apertura per una viabilità alternativa. Non decido io ma l'auspicio è che Rfi interrompa il picchettaggio nella zona in studio di modifiche".

Il dibattito era nato infatti dall'arrivo delle ditte per delimitare le zone oggetto di esproprio. Zone che sono state modificate sulla carta ma che, pare, non fossero nelle carte delle aziende che erano giunte in area. Ancora non sarebbero giunte le notifiche ai residenti della presa in possesso, sulla quale poi è possibile fare ricorso. In un caso a terra è stata delimitato il punto in cui verrebbe eretto il muro a protezione dei binari. Sarebbe a poche decine di cm dall'ingresso di una casa, senza progetto di una viabilità alternativa per il passaggio delle auto.

Elia Billero

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