"Scienziate in ascolto del cosmo" all'Osservatorio Gravitazionale Europeo a Cascina
Questa mattina l’Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) di Cascina e Fondazione Deloitte hanno organizzato “Un punto preciso verso le stelle: scienziate in ascolto del cosmo”, un incontro presso l’Osservatorio a cui hanno partecipato oltre 90 studentesse e studenti del Liceo Vittorio Veneto di Milano e della scuola media "L. Pirandello" di Casciana Terme Lari.
L’incontro si è aperto con la proiezione del documentario “Un Punto Preciso - Una Scultura per Margherita Hack”, che racconta la genesi di “Sguardo fisico”, la prima scultura su suolo pubblico dedicata a una scienziata in Italia, commissionata all’artista Sissi nel 2022 da Fondazione Deloitte, in collaborazione con Casa degli Artisti e con il supporto del Comune di Milano in occasione del centenario della nascita dell’astrofisica.
A seguire studentesse e studenti hanno dialogato con Pia Astone, ricercatrice della collaborazione Virgo e dirigente di ricerca presso l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e l’Università la Sapienza di Roma, che ha raccontato la sua esperienza umana e professionale di donna nell’astronomia.
"Fondazione Deloitte da anni si impegna per avvicinare gli studenti, e soprattutto le studentesse, alle discipline STEM e combattere i pregiudizi che impediscono alle ragazze di intraprendere questi percorsi.” racconta Giovanna Castagna, Direttrice Operativa di Fondazione Deloitte “Il documentario "Un punto preciso" ripercorre il dietro le quinte del progetto con il quale abbiamo realizzato la prima scultura italiana dedicata a una scienziata: la statua che raffigura Margherita Hack donata alla città di Milano. Con questo progetto vogliamo diffondere l'eredità intellettuale della brillante astrofisica e proporre modelli di riferimento alle ragazze, ispirandole nella scelta del proprio percorso di studio. Proiettare il documentario di fronte agli studenti e alle studentesse presso l'Osservatorio Gravitazionale Europeo di Cascina (Pisa) rappresenta un valore aggiunto, poiché si tratta di un luogo in cui ricercatrici e ricercatori possono essere una grande fonte di ispirazione per le ragazze."
“Come direttore di un grande centro di ricerca internazionale - ha dichiarato il direttore di EGO, Massimo Carpinelli - credo sia cruciale mettere al centro del discorso educativo il tema dell’accesso delle donne alla carriere scientifiche e del loro contributo sempre più rilevante in tutti gli ambiti della ricerca. Siamo convinti che l'iniziativa di Fondazione Deloitte su questi temi, ispirata alla figura di Margherita Hack, che oggi abbiamo ospitato a EGO, contribuirà a ispirare e stimolare la riflessione di studentesse e studenti in modo non scontato.”
Deloitte e Fondazione Deloitte si impegnano per favorire l’avvicinamento di studenti e, soprattutto, di studentesse alle discipline STEM che forniscono competenze fondamentali per affrontare le principali sfide globali. Poche ragazze intraprendono un percorso di studi in quest’ambito e proporre role model d’ispirazione come Margherita Hack è fondamentale per superare gli stereotipi di genere. Ancora oggi questi bias impediscono alle ragazze di costruire il proprio percorso di studi e professionale in ambito STEM.
Anche EGO, l’Osservatorio Gravitazionale Europeo di Cascina, che ospita l’interferometro Virgo per la rivelazione delle onde gravitazionali, è fortemente impegnato nel promuovere l’idea di una scienza inclusiva a cui tutte e tutti possono partecipare, e nell’esplorazione di nuovi linguaggi all'incrocio tra arte e scienza. Con i numerosi eventi del ciclo “Donne in ascolto del Cosmo” EGO ha messo al centro le scienziate protagoniste della ricerca sulle onde gravitazionali, accompagnando le loro storie a rappresentazioni artistiche e musicali ispirate proprio ai segnali gravitazionali provenienti dal cosmo.
Viene quindi spontaneo l’incontro con Fondazione Deloitte e il suo documentario “Un punto preciso”, con il quale ha voluto riaffermare i messaggi chiave alla base della scelta di donare una scultura per Margherita Hack a Milano e proporre una riflessione corale sull’eredità intellettuale della scienziata e sul rapporto tra cultura, arte e scienza. Le studentesse e gli studenti che si accingono a scegliere il percorso di studi sono il pubblico principale per il quale il documentario è stato concepito. L’obiettivo è insistere sull’importanza di avvicinare le studentesse alla scienza e contrastare il pregiudizio secondo cui la scienza non è per le ragazze.
Fonte: Cascina