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Studentessa informa classe di un presidio pro-Palestina e rischia la sospensione, manifestazione al 'Machiavelli'

(foto gonews.it)

Manifestazione a sostegno di una studentessa del liceo 'Machiavelli-Capponi' di Firenze che il 14 maggio ha informato una classe, leggendo un comunicato, che il giorno dopo si sarebbe svolto uno sciopero studentesco a sostegno della Palestina e dell'accampata di piazza San Marco. "La studentessa sarà convocata oggi in presidenza. La sua "colpa" è quella di aver parlato della situazione attuale a Gaza all'interno di una classe", spiega il Collettivo Autorganizzato K1.

"Lo sciopero del 15/05 è stato uno sciopero contro il genocidio che aveva e ha raggiunto l'obiettivo di coinvolgere studentesse e studenti di scuola nell'accampata studentesca organizzata dalle studentesse universitarie UNIFI, EUI e Scuola Normale Superiore di Firenze. La studentessa sarà costretta a chiedere scusa davanti a due professoresse, la preside e i genitori e rischierà la sospensione. Riteniamo questo fatto estremamente grave e una ritorsione politica per essere una studentessa che si impegna per denunciare il genocidio dei palestinesi all'interno della scuola", affermano ancora dal collettivo.

Il presidio sarà organizzato sotto il Machiavelli, in via del Santo Spirito, 39, alle 13 di oggi "per denunciare pubblicamente questo fatto grave e per non lasciare sola la studentessa. A parer nostro se sospendono lei, possono sospendere tutti e tutte".

AGGIORNAMENTO ORE 17

Il presidio sotto il Machiavelli di noi studenti e studentesse del machiavelli insieme alle universitarie dell'accampata di piazza san marco è finito con il ritiro di ogni sanzionamento minacciato precedentemente alla studentessa in questione. Il presidio è stato nutrito di studenti e studentesse, all'incirca 100, ha mostrato molta forza e determinazione nell'affermare che abbiamo il diritto di dire la verità rispetto a quello che avviene in Palestina e che non si può nemmeno pensare di sospendere chi oggi ha il coraggio di farlo.

Abbiamo ritenuto estremamente importante organizzarci in questo modo dato che una studentessa, da sola, è stata minacciata solo per aver parlato all'interno di una classe, di ciò che accade a Gaza, informando dello sciopero che si sarebbe tenuto il 15.

Ci è stato assicurato dalla scuola che nessun provvedimento sarà preso nei confronti della studentessa. Per noi questa è una grande vittoria e siamo sicuri che il messaggio è passato: "tocca una tocca tutte".

A fine presidio siamo tornate tutte insieme verso l'accampata in piazza san marco, che continua ad oltranza per richiedere la fine di ogni tipo di accordo con l'università di israele.

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