Tende in piazza per la Palestina, continua la protesta a Firenze
Continua la protesta contro la guerra e in sostegno alla Palestina degli studenti universitari a Firenze. Dalla giornata di ieri in piazza San Marco, di fronte alla sede del rettorato dell'Università di Firenze, sono presenti una ventina di tende. Come affermato dalla piazza la tendata, organizzata anche in altre città italiane e anche a Pisa, continuerà fino a che la rettrice "non darà ascolto alle nostre richieste e non si aprirà un tavolo di trattativa reale per la chiusura degli accordi con Israele".
"È giusto chiedere a tutto il sistema istituzionale di agire per ottenere un immediato cessate il fuoco. Non bastano le dichiarazioni" ha scritto tramite la sua pagina social, sempre ieri, il candidato sindaco per Sinistra Progetto Comune e Firenze Ambientalista e solidale Dmitrij Palagi. "Vanno messi in discussione rapporti e collaborazioni che direttamente o indirettamente favoriscono progetti che comunque alimentano la sostanziale impunità del governo di Israele. Ricordiamo che il Sindaco uscente ha esposto la bandiera di Israele ma mai quella della Palestina da Palazzo Vecchio".
Domani sera, venerdì 17 maggio, COSPE onlus offrirà una cena palestinese ai ragazzi, alle ragazze e al personale universitario che stanno occupando piazza San Marco. "Porteremo una cena a tutti coloro che stanno nelle tende, in segno di solidarietà e sostegno – dice Anna Meli presidente di COSPE - Ogni espressione della società civile che vada a reclamare giustizia per il popolo palestinese è da amplificare e sostenere. Soprattutto se si tratta di giovani che alzano lo sguardo oltre il loro cortile e hanno l’aspirazione e la volontà di immaginarsi un futuro di pace, un futuro migliore. Per questo come COSPE - anche attraverso il nostro progetto Youth Care, in modo molto concreto - siamo vicini ai ragazzi e alle ragazze, universitari e universitarie che da ieri, giorno della Nakba palestinese, si sono accampati in piazza San Marco a Firenze, per chiedere alla Rettrice dell’Università di Firenze di riceverli e di discutere delle relazioni con le Università israeliane e con aziende produttrici di armi che collaborano con l’Ateneo fiorentino, e soprattutto di prendere una chiara posizione contro il genocidio in atto. Ci auspichiamo – conclude la presidente di COSPE - che queste voci non siano represse, come accade sempre più spesso in questo Paese, e che le istituzioni accademiche di Firenze, e non solo, sappiano rispondere a quelle che ormai sono le richieste di migliaia di studenti e studentesse in tutta Italia e prendano atto che tutto questo fa parte della pratica di democrazia, libertà di espressione e di pensiero che le nostre università sono tenute, per prime, a sviluppare".
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 16 maggio, i collettivi studenteschi dell'università di Firenze, della sezione distaccata dottorandi della Scuola Normale di Pisa e dell'Università Europea, hanno dato vita ad una "passeggiata rumorosa". Il corteo degli studenti pro Palestina è partito da piazza San Marco, dove sono presenti le tende piantate da ieri, ed è arrivato fino ai plessi universitari di via Capponi e piazza Brunelleschi. Improvvisato e pacifico, i manifestanti potrebbero rischiare la denuncia per manifestazione non preavvisata.