Tre italiani approdano in semifinale (non accadeva da tantissimo tempo), due di loro sognano una finale tutta in famiglia: in quarantatré anni di storia del Torneo ITF giovanile “Città di Santa Croce” Mauro Sabatini, organizzato dal Tennis Club Santa Croce sull’Arno (Pisa), dobbiamo andare indietro al lontano 1985 per ritrovare il primo e unico atto finale femminile tra due italiane (Isidori contro Dell’Orso) e al 1989 con Gabriella Boschiero per rivivere l’ultimo trionfo azzurro.
Quello che stanno realizzando Gaia Maduzzi e Noemi Basiletti è straordinario, ma per diventare storico manca un ultimo scalino dove le nostre dovranno superare i difficili ostacoli rappresentati dalla kazaka Sonja Zhiyenbayeva (numero 30 al mondo) e dall’ucraina Yelyzaveta Kotliar (numero 54 al mondo), le altre due ragazze sbarcate in semifinale. Il quarto di finale di Gaia Maduzzi è stata una formalità di un’ora contro la qualificata Maia Ilinca Burcescu (62 61). La rumena, che nei turni precedenti aveva fatto furore esprimendo un gioco potente e scoppiettante, perde improvvisamente tutte le sue certezze opposta all’intelligenza della novarese: un compendio di accelerazioni e rallentamenti, palle corte e discese a rete, che ha mandato in tilt Burcescu ed ha acceso i riflettori su una giocatrice diversa dagli standard moderni, con uno stile vicino a quello di Roberta Vinci. Maia Ilinca Burcescu si consola con la conquista del Trofeo Beppe Giannoni, premio destinato all’atleta più giovane a giungere nei quarti di finale: la quattordicenne rumena, partita dalle qualificazioni, entra nel novero dei campioni illustri che hanno vinto questo riconoscimento in passato, prima di una strepitosa carriera (tra cui l’attuale numero 1 al mondo Iga Swiatek, Gabriela Sabatini, Anna Kournikova e Yevgeny Kafelnikov).
Per Noemi Basiletti il destino sembrava molto simile a quello della compagna di doppio (le due azzurre sono ancora in corsa nel torneo di doppio, alla ricerca del bis dopo il titolo del 2023), almeno fino al 61 41 e 40-15 contro la statunitense Christasha Mc Neil: dopo un’ora di dominio assoluto con tanti vincenti e una sicurezza evidente, qualcosa nella livornese si inceppa e il match è diventa all’improvviso incerto. Nella lotta la tennista a stelle e strisce trova l’orgoglio per arrivare al tie-break: in un braccio di ferro punto a punto, con pure una caduta, la situazione per Basiletti si complica, infine il set perso in maniera beffarda. Al terzo tuttavia Noemi riesce a riattivare la concentrazione, cancellare la rabbia e mettere al sicuro un vantaggio rassicurante, prima di chiudere con un agile 6-1.
A completare un fantastico trittico tricolore ci ha pensato Daniele Rapagnetta, vittorioso in una guerra estrema di gambe e nervi sullo spagnolo Carles Cordoba: i due si erano incontrati appena pochi giorni fa sfruttare l’occasione, anzi Cordoba, il classico prototipo spagnolo con due gambe atomiche e colpi arrotati e pesanti da ogni angolo del campo, mette il turbo e pareggia il conto dei set. Si riprende sul filo dell’equilibrio, fino al 3-2 30-30 al terzo, quando una chiamata dell’arbitro di sedia fa infuriare lo spagnolo. Inizia una personale partita nella partita tra Cordoba e l’arbitro: in tutto questo il romano è bravo a mantenere l’atteggiamento giusto e il livello sempre alto, sfruttando i troppi errori avversari e esultando sul punteggio di 76 67 62.
Gli altri due tennisti qualificati per le semifinali sono il francese Theo Papamalamis (76 57 63 su Hede) e il serbo Marko Maksimovic (61 61 su Timini). Nella giornata di venerdì 17 maggio sono in programma le semifinali dei singolari e le finali dei doppi. L’ingresso sui campi del Tc Santa Croce è libero per l’intera durata della manifestazione.
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