Schiacciato dal cavallo contro il cancello: muore al centro ippico
Un 58enne è morto oggi in un centro ippico nel comune di Crespina Lorenzana, in provincia di Pisa. L'uomo, Maurizio Vannucci, era originario di Livorno e lavorava al maneggio Dioscuri da circa 30 anni, dove si allenano cavalli per competizioni di vario genere.
Secondo una prima ricostruzione, Vannucci, stava accompagnando una cavalla dentro la giostra per il defaticamento quando l'animale ha avuto uno scarto improvviso e il lavoratore è rimasto schiacciato contro la recinzione.
Sul posto sono intervenuti il personale della medicina del lavoro dell'Asl Toscana nord ovest, i sanitari inviati dal 118 e i carabinieri.
Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, appresa la notizia dalle agenzie di stampa, ha espresso, a nome di tutta l’Assemblea legislativa, il cordoglio e il dolore per l’ennesimo incidente mortale sul lavoro, che si aggiunge alla già lunga lista di lutti, anche nella nostra regione, e la vicinanza alla famiglia della vittima.
L’impegno delle istituzioni è tanto più indispensabile, è il pensiero del presidente del Consiglio regionale, in un momento in cui l’incidenza di seri e spesso mortali incidenti sul lavoro si accentua, anziché diminuire, rendendo sempre più grave quella che deve essere considerata come un’emergenza nazionale.
"Desidero esprimere la mia vicinanza ai familiari del lavoratore, purtroppo nella nostra regione tali drammatici episodi sono sempre più frequenti e bisogna immediatamente interrogarsi sul ripetersi di queste tragedie". Lo afferma in una nota Elena Meini, capogruppo della Lega al Consiglio regionale della Toscana.
"E' doveroso che le istituzioni ad ogni livello riescano a porre velocemente un freno a questo stillicidio"
"La tragica scomparsa del 57enne artiere livornese Maurizio Vannucci all’interno del centro ippico in località Le Lame rappresenta l’ennesima inaccettabile morte sul lavoro. A quanto apprendiamo Vannucci era un lavoratore molto esperto e conosceva bene le dinamiche delle sue mansioni. Chiediamo pertanto con forza che si faccia luce sulla vicenda e che si chiariscano le cause della tragedia anche per far emergere eventuali responsabilità. Serve un’inversione di rotta, non è accettabile che si continui a morire sul posto di lavoro. Ai familiari e agli amici della vittima vadano le più sentite condoglianze da parte di tutta la Slc-Cgil", così Samantha Iannone (Slc-Cgil provincia di Livorno e Pisa).