Nuove sculture in arrivo per "La casa dei pesci": "L'arte salverà il mare"
L'arte salverà il mare. Artisti da tutto il mondo sono arrivati alla Tenuta di Paganico (comune di Civitella Paganico, provincia di Grosseto) per il simposio 2024 della Casa dei pesci. Il progetto, che nasce nel lontano 2006, negli anni è cambiato e cresciuto. La Casa dei pesci unisce alla tutela dei fondali marini l'arte. Cinque artisti di varie nazionalità stanno lavorando altrettanti blocchi di marmo che, a settembre, verranno calati sul fondo del mare.
Negli anni le cave Michelangelo hanno donato 100 blocchi. Nella maggior parte dei casi sono stati calati in mare, davanti a Talamone, nel comune di Orbetello, per favorire il ripopolamento ittico e richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla tutela dei fondali. Tra questi, 24 sono stati scolpiti da artisti prima di essere calati in mare. Mentre una ventina, dette segni d'arte, sono stati posizionati ad Alberese come sentinelle del mare.
Quello che ne è nato è un museo sommerso unico al mondo, che vedrà la presenza, a fine anno di 29 opere raggiungibili facendo immersione. Le opere andranno da una profondità di una decina di metri ai cinque-sei metri delle ultime sculture messe a dimora, così da renderle visibili anche dal pelo dell'acqua.
Gli artisti, che stanno lavorando alacremente sotto gli olivi della tenuta, sono Maria Grazia Collini con l'opera Genesi, il grossetano Stefano Corti con la sua Porta per gli abissi, Giacomo Bernardi con il Sigillo, Abdulkadir Hocaoglu il suo Guardiano, e infine Nikolaos Maniatakos con un forte messaggio sociale con il suo Cimitero senza nome.
"Quando con Paolo abbiamo iniziato questa avventura non credevamo di riuscire a realizzare tutto questo – afferma il presidente della Casa dei pesci Giovanni Contardi -. Dobbiamo ringraziare l'associazione tedesca Planet wild che ci sostiene e che ha come mission risanare i danni fatti alla natura. I blocchi donati quest'anno sono enormi, uno pesa 19 tonnellate. Un lavoro impegnativo per gli artisti".
Le opere verranno calate in mare in località il Cannone, davanti Talamone. "Quelle calate lo scorso anno hanno avuto un viavai continuo di gente che si immergeva per vederlo, anche ragazzini che si tuffavano per toccarle. Per consentire però proprio a tutti di vederle vorremmo proporre al Comune di metterle in mostra a terra a Talamone durante l'estate, e calarle in mare all'inizio dell'autunno" prosegue Contardi.
L'artista Emily Young, direttore artistico del progetto, spiega: "Questi pezzi di marmo saranno lì, sotto il mare, per il futuro della terra portando nei secoli futuri la nostra voce. Lo spirito che noi mettiamo, nella pietra, è il nostro amore per il mondo, le persone, gli animali, le piante. tra 100 anni queste opere saranno ricoperte dalle alghe, e l'enorme lavoro fatto dagli artisti sparirà sotto le piante marine, ed è giusto così, questo è il risultato finale che vogliamo raggiungere per aiutare la natura".
La sindaca di Civitella Paganico ha lodato l'iniziativa ringraziando Maria Novella che ha ospitato gli artisti nella Tenuta.
Paolo Fanciulli, visionario pescatore che anni fa ha ideato il progetto, ha precisato: "Il nostro mare ha bisogno di tutti noi. È un bene di tutti, e tutti vogliono prendere. Ma se prendiamo male poi non prendiamo più: continueremo a creare manufatti in cemento per dar rifugio a cernie e aragoste. Il progetto della Casa dei pesci nasce proprio per questo: per creare la giusta sensibilità. Ma serviva qualcosa in più. L'arte a difesa del mare". Il consiglio della Casa dei pesci è composto da Giovanni Contardi, Loriano Valentini, Beppe Anselmi, Piergiorgio Stipa e Letizia Marsili.
Fonte: Ufficio stampa