"Chiesa e mondo del lavoro", a Firenze la presentazione del documento dei Preti Operai
"Nella crisi in atto: Chiesa e mondo del lavoro" è il titolo dell’incontro in cui verrà presentato il documento "Il nostro sguardo" preparato dai Preti Operai e consegnato come contributo al Cammino Sinodale delle Chiese in corso nel paese.
Ad organizzare l’evento sono la Comunità delle Piagge e i Preti Operai. Appuntamento domani venerdì 3 maggio alle ore 17 presso il Centro sociale Il Pozzo in Piazza Alpi-Hrovatin 2, nel quartiere delle Piagge di Firenze.
All’incontro interverranno Giovanni Nerbini, vescovo di Prato, delegato della CET per i problemi sociali, lavoro, giustizia e pace; i preti operai Alessandro Santoro (Firenze), Roberto Fiorini (Mantova), Luigi Sonnenfeld (Viareggio); Elena Pampana vicepresidente Acli Toscana; Rossano Rossi, segretario Cgil Toscana; Giovanni Momigli, direttore della pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Firenze. Coordina Paola Sani.
Lo ‘sguardo’ proposto al Sinodo con il materiale incluso in questo dossier riassume un percorso di riflessione, ricerca, collaborazione con organismi rappresentativi del mondo del lavoro, che ha fatto seguito ad un incontro convocato oltre un anno fa dal Card. Matteo Zuppi, per mettere in comune un’esperienza come quella, antica, dei preti operai con i tanti cammini attuali di ripensamento della Chiesa.
Il documento consegnato, come richiesto da don Bruno Bignami direttore dell’ufficio nazionale per i problemi sociali del lavoro della CEI, si compone di tre parti:
1. Preti Operai come interpretazione -declinazione permanente del ministero degli ultimi nella Chiesa
2. Note sul ministero ordinato a partire dalla nostra vita di preti al lavoro
3. Memento – ricordati: sul lavoro sfruttato, povero, sulle morti con dati e documentazioni allegate.
Un invito alla concretezza, assumendo uno sguardo che parta dal basso, quello sguardo che troviamo nel Gesù del Vangelo. Il documento è anche il risultato della collaborazione con le ACLI Milanesi e con la CGIL Toscana.
Fonte: Cgil Toscana e Firenze - Ufficio Stampa