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Maestrelli candidata a Empoli: "Mantellassi debole, noi diamo voce alle donne. Pini sarà capolista"

Da sinistra Andrea Pini, Nicola Danti e Maria Grazia Maestrelli

La squadra di Italia Viva per Empoli ha voluto intitolare la lista 'Empoli al Centro', sia per il posizionamento moderato, sia per riportare la città e i suoi abitanti al centro del dibattito politico. Maria Grazia Maestrelli e Andrea Pini, rispettivamente candidata sindaco e segretario del partito di Renzi per l'Empolese Valdelsa ("sarà capolista", spiega Maestrelli) presentano la loro candidatura, finita in mezzo ai 4 già annunciati 'all'ultimo tuffo' ma con tutte le carte in regola per cambiare il gioco.

Come per tutti i candidati sindaco, anche Maestrelli è stata in visita alla nostra sede e lì c'è stata l'occasione di una chiacchierata di presentazione. Anche Maestrelli sarà al dibattito elettorale organizzato da gonews.it per il Corsivo Festival del 18 maggio al parco di Serravalle a Empoli.

Maria Grazia Maestrelli e il direttore di gonews.it Elia Billero

"Siamo partiti con il rallentatore, per il passaggio con le forze politiche del centrosinistra. Abbiamo trovato un muro di gomma con il Pd che si nascondeva dietro Azione - commenta senza giri di parole Maestrelli -. Mantellassi a mio parere è debole nella struttura della coalizione. Non ci siamo confrontati, per l'incontro con Mantellassi ci siamo preparati ma le nostre idee non sono interessate e le abbiamo tenute nel cassetto fino a ora".

Sugli avversari ci sono parole comunque di stima: "I candidati sono tutti rispettabili. Dal punto di vista dei programmi, Poggianti e Masi sono più distanti da noi. Mantellassi e Campinoti hanno alcuni argomenti che noi condividiamo".

Tutti si aspettano la presentazione della lista: "La raccolta firme è in itinere, ma i candidati sono già pronti e la lista è costruita. Ci sarà la sola lista Empoli al Centro, a cavallo tra civico e politico. Tutti gli elementi della società civile sono partecipi, su ispirazione di quello che ha fatto Stefania Saccardi a Firenze". Tra i nomi, dopo Pini capolista, figureranno "6 donne come testa di lista",  tra cui molte ragazze di nazionalità italiana ma di origini romene, filippine, marocchine e albanesi. Tra candidati e candidate "nessuno ha avuto incarichi politici".

Maestrelli arriva da un percorso di 20 anni in Consiglio comunale, dal 1970 al 1990, prima di ritirarsi dalla vita politica. Nel 1995 diventa Consigliera di parità per Firenze e provincia, prima di vedere esteso il suo raggio d'azione su tutta la regione. Il suo ruolo riguarda rimuovere le disparità di genere a discapito delle donne, giungendo anche al contenzioso con le aziende che ritengono di non voler cambiare la situazione verso le proprie dipendenti.

"In questi anni non so quante donne ho visto, ogni anno di media facevo 50 interventi. Si giungeva all'accordo con l'azienda oppure mandavo la dipendente ai servizi psicologici, altrimenti andavamo in giudizio. Per questo sono molto riconosciuta anche in città", ammette Maestrelli.

Italia Viva si impone su Empoli di smontare "un sistema che funziona, ma che è un sistema": "vediamo la debolezza di Mantellassi, l'arrabbiatura della gente e lo scoramento che porta al non voto. Vogliamo recuperare queste fasce di persone che rinunciano a votare perché deluse dalla politica".

La visione della città "è di un centro dormitorio, frequentato da anziani che vivono lì da sempre o da immigrati. Un centro svuotato, riempito di persone che non hanno i mezzi come l'auto per i servizi (come ritirare i bidoni della raccolta differenziata). Un luogo dove si mangia e basta, non si passeggia in piazza della Vittoria tra gazebo e parcheggi. Al parco della Rimembranza o in piazza Matteotti c'è il ritrovo per adulti che si trovano senza luoghi di ritrovo, perché ormai per tutto serve una tessera, dallo sport ai circoli".

La proposta riguarda quella di "ricostruire il tessuto sociale", ad esempio con "negozi di vicinato in aiuto per deboli e svantaggiati nelle pratiche burocratiche", oppure servizi alla famiglia con bisogni aggiuntivi rispetto al semplice asilo nido. "Vogliamo dare attenzione alle donne, centro della vita attiva. La complessità della vita di oggi le donne e le famiglie monoparentali se la sentono sulle spalle, pensiamo a un pre- o dopo-scuola che possa togliere pesi a chi non ha parenti o ha orari diversi per entrare a lavoro".

E su temi come la sicurezza c'è una convergenza su alcuni temi come quello dell'assessore alla sicurezza proposto da Simone Campinoti, ex Italia Viva poi in corsa con i partiti del centrodestra del governo nazionale. "Serve però un approccio multilivello, sia sulla prevenzione delle marginalità, sia per le forze dell'ordine con un coordinamento che manca. Siamo favorevoli alle tecnologie con sorveglianza attiva della città".

 

Elia Billero

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