Festa Liberazione a Vinci, è polemica: "Cantata Bella Ciao ma non l'Inno d'Italia"
Quest'anno il 25 Aprile a Vinci è stato dedicato anche a Tina Anselmi, la prima donna della storia della Repubblica a ricoprire la carica di Ministro, alla quale è stato intitolato il giardino fra via Toti e Via Manin, a Spicchio.
Tuttavia, il 79esimo Anniversario della Liberazione non è stato esente da polemiche cittadine.
"Partecipiamo ogni anno convintamente alle celebrazioni del 25 Aprile, come giornata di ritorno alla libertà e alla democrazia nel nostro paese" hanno dichiarato congiuntamente i consiglieri comunali Alessandro Scipioni, Paola Morini, Cristino Bianconi, Manuela Landi e Maria Grazia Bindi. "Ed anche quest'anno abbiamo voluto dare il nostro contributo come opposizione per dimostrare che è un momento unificante di tutto il popolo italiano nei valori della democrazia , della libertà e soprattutto nel rispetto delle differenze di pensiero. Differenze che i regimi hanno sempre represso".
"Ma - aggiungono - riteniamo senza dubbio una spiacevole e non trascurabile 'svista' il fatto che si preferisca ogni canzone, in primis Bella Ciao (cantata per due volte) all'inno nazionale 'Fratelli d'Italia', che non è stato intonato neppure una sola volta. L'unico Inno della nostra Repubblica, sotto il quale tutti gli italiani possono riconoscersi come fratelli è proprio 'Fratelli d'Italia'. Quindi auspichiamo, per tutti i prossimi 25 aprile che debbono venire, di vedere sempre più tricolori e di sentire intonato quel grande Inno di libertà che Goffredo Mameli ci ha donato, e che fu scelto proprio da coloro che fecero il 25 aprile, quale canzone nazionale di tutti gli italiani".
Fonte: Ufficio Stampa