Elezioni Capraia e Limite, Di Mauro (Cdx): "In molte zone grande malessere. Giunti non riesce a tenere i cocci insieme"
Emanuel Di Mauro è il candidato sindaco per il centrodestra a Capraia e Limite. Dopo un'esperienza quinquennale come consigliere di opposizione, si propone stavolta alla guida della città, raccogliendo l'eredità di Nicolò Tani, candidato alla passata tornata elettorale.
Di Mauro, come siamo arrivati alla sua candidatura?
Ho raccolto la fiducia di tutti i consiglieri di opposizione. Poi certo, non esiste un corso per fare il sindaco o l'assessore, ma ho una preparazione di base in scienze politiche e giurisprudenza. In più questi 5 anni da opposizione mi sono serviti. È una candidatura che ho accettato con piacere, un'opportunità da parte dei partiti.
Il centrodestra è ora a trazione Fratelli d'Italia
Io ero in quota FdI da quando era al 3%, come chi ha aderito in quel periodo abbiamo creduto a quei valori che ci hanno portato a essere partito di maggioranza. Anche nei comuni toscani con il cdx è stata rinnovata la fiducia, come nei capoluoghi di Pistoia e Siena. I cittadini lì hanno avuto il coraggio di cambiare. Un sindaco con un pensiero di rinnovamento può portare il paese su una prospettiva diversa.
Come ha visto il paese di Capraia e Limite in questi ultimi 5 anni?
Abbiamo riscontrato un malessere profondo che tocca i nervi di questo tessuto sociale, grossolanamente a doppio motore. Il paese di Limite è più proiettato a essere coccolato, poi ci sono zone più periferiche come Capraia dove i cittadini si sentono categorizzati, per non parlare di Castra, Valicarda, Nave di Camaioni. A Valicarda malessere molto profondo, sono abbandonate le strade, la segnaletica, la sicurezza.
Il Comune viaggia da solo con il lavoro dei funzionari, concentriamoci a dare garanzie ai cittadini, diamo un livello di sicurezza maggiore. Noi vogliamo dare una spinta propulsiva al paese. Come la proposta per la bandiera arancione del Touring Club. Dobbiamo solo battere pugni perché come paese non ci manca niente. Puntiamo al turismo ecosostenibile, incentiviamo le persone a investire nel nostro paese.
Quando verrà aperto questo benedetto ponte avrà un impatto positivo, anche se tanti hanno già paura. Puntiamo a un turismo itinerante, vogliamo coinvolgere le strutture ricettive e creare eventi con le associazioni, cuore pulsante della società.
Viene da un tour di incontri anche con le associazioni, cosa vi hanno trasmesso?
Non vogliamo distruggere niente di quello che ci hanno lasciato, vogliamo portare avanti e migliorare. Dopo 80 anni di 'dominio' non pensiamo certo di sconvolgere le carte, dal punto di vista sociale e delle associazioni.
Però una delle proposte nell'Empolese Valdelsa che 'sconvolge' è la polizia municipale dell'Unione
Sulla municipale ci puntiamo dal mandato scorso, riprendiamo qualcosa che ci appartiene. La sicurezza è un tema che il sindaco può gestire, ricuciremo rapporti con l'Arma dei carabinieri e con il prefetto. Sarà di rottura la municipale come la questione rifiuti. Siamo un paese di 8mila persone, un paese ligio nonostante qualche cretino che abbandona rifiuti. Noi pensiamo che con le isole ecologiche un miglioramento ci sarà. Vorremmo uscire dalla Taric, vogliamo intervenire sulla quota fissa, quando avremmo possibilità di amministrare.
Noi dobbiamo essere progressisti, noi vogliamo trasformare quello che c'è.
Cos'altro pensate di innovare?
La parola d'ordine del programma è prevenzione: essere accorti in tutto quello che può essere alla salvaguardia del cittadino. Come evitare allagamenti? Non ho potere su questo, ma ho il potere sui controlli fognari, un controllo capillare sui rii con il Consorzio di Bonifica. Non sappiamo quello che ci viene lasciato, teniamo a freno le idee. Il bilancio è perfetto, non sono maligno, ma pensiamo che il Comune potrebbe fare qualcosa di più. Anche nel lavoro con le associazioni, vogliamo riportarle nelle scuole e far capire il valore del volontariato.
Pensiamo poi a una figura fissa di un project manager per la gestione dei flussi in bilancio di tutti i livelli, così da puntare a eventi come il recupero dell'ex teatro di Limite, il campo sportivo di Capraia. Infine punto allo sport come metodo per battere la noia e avere un welfare diverso, per entrare nelle problematiche vere delle persone. Fa parte della prevenzione, inserirsi nelle cause del disagio.
La questione ponte è all'ordine del giorno, sia il nuovo ponte che quello vecchio.
Ci sono troppi rumours sul ponte Montelupo-Capraia che chiude, tutti lo sanno ma nessuno si espone, sarà oggetto della prossima interpellanza. Noi riteniamo di attivare il Genio Militare per il vecchio ponte e valutare opzioni diverse dalla chiusura.
Parliamo degli avversari. Che ne pensa della scelta di Alessandro Giunti?
Non mi aspettavo una proposta del terzo mandato. Avevamo la sensazione che avrebbero lasciato spazio ai giovani, anche a livello nazionale c'era questa comunicazione. C'è stato qualche evento che ha portato a confermare Giunti come candidato. Ritengo che abbia fatto bene a ricandidarsi, se il suo partito ha deciso così, lui 'fa il suo'.
È positivo o negativo per lei il fattore ricandidatura?
L'ultima amministrazione tra covid e fine mandato poteva fare molto di più ed essere molto più incisiva. Con la vittoria dei due mandati, hanno ritenuto che sia più probabile che vinca. Ci poteva essere un rischio a mandare avanti un pupillo. Poi il Pd non riesce a mantenere i rapporti, a Ometto gli ha fatto la guerra fino a 3 anni fa ma noi non lo sentivamo da un anno e mezzo, poi lui ha votato Dup e bilancio ed è entrato in squadra.
E sulla lista di Guicciardo Del Rosso?
L'uscita di Guicciardo non ci ha sorpreso, si vede negli atteggiamenti che non c'era un buon rapporto. Hanno perso Pietro Pucci in passato, un ragazzo da quasi 100 preferenze. Due fuoriusciti sono un segnale forte, nonostante la fiducia non sanno tenere i cocci. Guicciardo ha fatto bene, ha un suo modo di vedere il paese, si è prospettato come a-politico ma dentro c'è gente di un po' di tutti gli schieramenti. La lista civica ha un grosso handicap: non ha appoggi, dentro il comune potrebbe fare anche bene, ma quando deve andare a confrontarsi in Unione dei Comuni, in Città metropolitana, in Regione, a chi si appoggia? Al Pd che gli farà la guerra? a noi?
Ci sono dei punti in comune?
Ci sono molte similitudini, tra loro e noi c'è una similitudine nella rottura, loro vogliono portarla come civici ma erano nell'orbita di ex Pd e del csx. Noi siamo una coalizione di centrodestra con anche dei civici.
Elia Billero