"Avanzo milionario, soldi che potevano essere spesi", alla lettera replica la giunta di San Miniato: "In ballo contenzioso"
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di due cittadini sanminiatesi, Alberto Cioni e Andrea Ferreri, di forte critica all'amministrazione comunale e anche alle forze di opposizione. Cioni ha un'esperienza amministrativa non indifferente: fu segretario dell'allora sindaco di San Miniato, passando poi in Comune a Santa Croce con Osvaldo Ciaponi sindaco. Per San Miniato è stato anche segretario comunista negli anni dal Pci ai Ds. Ecco la lettera aperta, che riguarda l'avanzo disponibile che poteva essere speso a sostegno del territorio.
Scriviamo questa lettera aperta come privatissimi cittadini che non hanno altra ambizione che quella di contribuire, anche con questa denuncia, al bene comune.
Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di leggere, sul sito del Comune, la bozza di conto consuntivo approvato dalla Giunta il 2 aprile e ne siamo rimasti a dir poco scandalizzati.
Evidentemente non contenti di quello che avevano fatto gli scorsi anni, quest’anno si è voluto battere tutti i record, con un avanzo disponibile di quasi 3 milioni e mezzo (per la precisione 3.469.352)!
Se a questo si aggiungono le somme arbitrariamente vincolate dall’ente senza nessuna giustificazione plausibile, l’avanzo reale disponibile sale a quasi 5 milioni. È un’autentica vergogna!
Sono soldi che il Comune di San Miniato aveva a disposizione e che non ha speso. Sono soldi con i quali si poteva dare risposta a tante esigenze e necessità di questo territorio e dei suoi cittadini: dalle strade piene di buche, alle frane che sono lì da decenni, alla mancanza di manutenzione di troppi edifici e strutture comunali (pensiamo alle scuole o ai cimiteri), ai tanti bisogni delle famiglie che faticano ad arrivare a fine mese o di quelle, sempre più numerose, che hanno in corso sfratti per morosità. Ma non si è fatto!
Con il risultato che ad oggi il Comune di San Miniato ha una giacenza di cassa (peraltro depositata, per legge, presso la tesoreria provinciale dello Stato, e che quindi assolutamente improduttiva ai fini del bilancio comunale) di oltre 18.000.000 di euro, che sta lì, inutilizzata ed inutilizzabile.
Ma è anche una vergogna che, a distanza di più di una settimana da quando questi dati sono stati resi pubblici, nessuna delle forze di opposizione o delle tante liste che vogliono presentarsi all’elezioni, non sappiamo se per ignavia o per ignoranza, abbia trovato il modo e il tempo di dire alcunché!
“Mala tempora currunt – direbbero i latini - sed peiora parantur” (“corrono brutti tempi, ma se ne preparano di peggiori") Come saremmo contenti, noi e sopratutto gli altri 28.000 abitanti di questo Comune, se così non fosse.
La risposta della giunta: "In ballo contenzioso con San Miniato gestioni"
In una nota, l'amministrazione comunale ha replicato ai numeri avanzati da Cioni e Ferreri.
"La gestione dell’avanzo di bilancio dell'anno 2023 per il Comune di San Miniato, si chiude con un equilibrio complessivo di parte corrente di 1.748.366,80 euro. Di questi, 1.526.690 euro sono determinati dallo svincolo di somme accantonate per il contenzioso con la San Miniato Gestioni, svincolo consentito in seguito alla sentenza di un giudice e non riconducibile alla volontà amministrativa o politica. L'amministrazione comunale replica a quanto affermato da Alberto Cioni e Andrea Ferreri precisando inoltre che, conti alla mano, con i circa 222mila euro residui, non si possono dare risposte alle tante esigenze e necessità di questo territorio e dei suoi cittadini (frane, manutenzione degli edifici, scuole, cimiteri…) e affermarlo significa evidenziare una scarsa conoscenza della macchina amministrativa.
La differenza tra i 3.469.352 di euro e il 1.748.366,80 di euro a cui si fa riferimento, è in gran parte frutto di riscossioni di entrate residue, grazie alle quali è stato possibile di liberare risorse che, solo dopo l'approvazione del rendiconto, e in seguito alla prossima variazione di bilancio, sarà possibile destinare e spendere. Affermare che il Comune possa arbitrariamente vincolare tali somme senza alcuna giustificazione plausibile, secondo l'amministrazione comunale, è frutto dell’immaginazione di chi, ancora una volta, dimostra di non conoscere i complessi e rigidi controlli a cui è sottoposta la contabilità pubblica".