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Da migrante a volontario, adesso con la Misericordia aiuta chi sbarca in Italia

Ad assistere i migranti che sono scesi dalla Ocean Viking a Livorno la scorsa settimana c’era anche, con la protezione civile regionale, il giovane Waqar, che come loro ha lasciato la propria terra, il Pakistan, ed è arrivato in Italia due anni fa. Ora è un volontario della Misericordia di Livorno e la sua prima missione operativa è stata proprio quella per la Ocean Viking.
A raccontarlo è lo stesso Waqar, che sarà ospite domani mattina, insieme al responsabile dell’area emergenze della Misericordia di Livorno, Leonardo Tomassoli, della trasmissione che ogni giovedì, alle ore 9,45, Radio Toscana dedica al volontariato e all’impegno delle oltre trecento Misericordie della nostra regione, per dare conto dei tantissimi servizi che i fratelli e le sorelle di Misericordia svolgono a favore delle loro comunità.

Waqar Muhammad è nato in Pakistan 28 anni fa e il 2 novembre 2018 ha lasciato il suo paese diretto in Europa, lungo la rotta balcanica. Per arrivare in Italia ha impiegato quasi 4 anni. Un viaggio lungo e duro, attraverso Iran, Turchia, Grecia, Macedonia, Serbia, Ungheria, Austria, durante il quale a tratti si è fermato, lavorando per mettere insieme i soldi necessari e trovare il modo di proseguire il viaggio. E’ arrivato in Italia nel 2022 e dopo essere passato da Bolzano e Milano, è stato accolto, nel dicembre di quell’anno, nel centro di prima accoglienza ‘Terra ferma’ di Livorno. Qui si è mostrato volenteroso e pronto a studiare la lingua per potersi integrare; ha partecipato a diversi corsi formativi, tra i quali quelli Haccp e per l’abilitazione alla guida di carrelli elevatori semoventi industriali. Grazie al corso Haccp ha iniziato a lavorare nel ristorante di uno stabilimento balneare di Tirrenia.

A dicembre 2023 ha iniziato il percorso come volontario di protezione civile alla Misericordia di Livorno, mostrandosi fin da subito operativo e attivo. Da quando ha superato l’esame, lo sbarco della Ocean Viking è stato il suo primo vero intervento di protezione civile.

“Per me era la prima volta. Mi è piaciuto poter aiutare” ha detto Waqar. Voglio ringraziare l’Italia e la Misericordia: loro mi piacciono molto, perché sono sempre vicini a tutti, con il cibo, con i vestiti; ad aiutare, come hanno aiutato me.”

“Conoscendo la sua storia, avendo ascoltato il racconto del suo viaggio, per noi è stato molto emozionante vederlo lì” ha detto Tomassoli. “Una doppia emozione: non solo quella che proviamo ogni volta che c’è un nuovo volontario, ma anche perché sapevamo che Waqar aveva addosso un sentimento maggiore rispetto a tutti gli altri. Ovviamente nel momento dello sbarco è stato sempre accanto a volontari esperti, che avevano già fatto questo tipo di intervento. Ma credo che quelle persone che sono scese dalla nave non potessero avere un aiuto migliore di quello che ha potuto offrire lui. Ci ha resi orgogliosi. Non solo abbiamo inserito nel nostro organico una persona capace, com’è Waqar. Ma abbiamo anche svolto un compito sociale importante; credo che questo sia l’esempio concreto e reale di cosa dovrebbe essere l’integrazione: entrare a far parte di una comunità.”

Fonte: Federazione Regionale delle Misericordie della Toscana

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