Chianti e Usa, uniti nel segno di Giovanni da Verrazzano: lo ricorda anche Giani
Il ricco programma di iniziative promosso dal Comune, dedicato all’anniversario del navigatore grevigiano, prosegue domani con un concerto nella Chiesa di Santa Croce
Greve in Chianti, capitale del ‘genio’ toscano che in epoca rinascimentale intraprese coraggiosi viaggi e firmò grandi scoperte sulle tracce del Nuovo Mondo, accentua la vocazione internazionale del suo omaggio dedicato a Giovanni da Verrazzano. Il Comune entra nel vivo del ricco palinsesto di eventi predisposto per festeggiare i 500 anni della scoperta del navigatore grevigiano Giovanni da Verrazzano, testimoniata da una lettera datata 17 aprile 1524 e indirizzata a Francesco I, re di Francia, che racconta l’approdo alle coste atlantiche del continente americano ed in particolare la scoperta della baia dove fu fondata New York.
Un anniversario plurisecolare che l’amministrazione comunale ha scelto di celebrare e condividere con alcune delle più alte cariche istituzionali americane e gli amici gemelli di Rehoboth Beach, città della Contea di Sussex dello Stato del Delaware, giunti per l’occasione a Greve in Chianti. Si è tenuto ieri negli spazi del Consolato Generale Usa di Firenze l’incontro tra il sindaco e il vicesindaco di Greve in Chianti e la Console generale americana Daniela Baillard e l’Ambasciatore degli Stati Uniti d'America presso la Repubblica Italiana Jack Markell che nel passato aveva ricoperto il ruolo di Governatore del Delaware. In questi giorni per celebrare lo speciale anniversario è giunta nel cuore del Chianti Classico anche una nutrita delegazione americana, proveniente da Rehoboth Beach, comune con il quale Greve stringe un legame istituzionale dal 2010.
L’amministrazione comunale ha accolto l’arrivo della presidente del Comitato per il Gemellaggio fra Greve e Rehoboth Beach Pat Coluzzi, del presidente della Commissione Italiana per la tradizione e la Cultura Richard Diliberto. A fare gli onori di casa anche la presidente del comitato gemellaggi di Greve in Chianti Flavia Affortunati. Il sindaco che si è recato nella città di Rehoboth Beach due volte, la prima nel 2016, la seconda nel 2023, ha ribadito l’importanza dell’amicizia storica consolidata nel tempo anche dalle rispettive comunità civiche tra il Chianti e gli Usa nel nome di Giovanni da Verrazzano. E’ stato sottolineato il valore istituzionale e storico-culturale di un percorso di gemellaggio alimentato da visite, scambi, occasioni di confronto e conoscenza che hanno rafforzato la promozione e la valorizzazione delle affinità riscontrate sul piano paesaggistico, economico e culturale.
Una delle prime iniziative che ha battezzato il programma delle celebrazioni per il cinquecentenario di Giovanni da Verrazzano, promosso e organizzato dal Comune, con il contributo della Regione Toscana e in collaborazione con la Fondazione Giovanni da Verrazzano, presieduta da Luigi Cappellini, è l’apertura della mostra di pittura, inaugurata la scorsa domenica negli spazi del Museo San Francesco “Giovanni da Verrazzano 2024: un ponte artistico fra Greve e gli USA”, evento realizzato in collaborazione con gli artisti della città gemellata di Rehoboth Beach – Delaware (USA). Il prossimo appuntamento, previsto domani 18 aprile alle ore 21.15 nella Chiesa di Santa Croce di Greve in Chianti, vede protagonista l’Orchestra da Camera di Greve in Chianti che si esibirà nel concerto “Two Worlds, one music”. Due mondi, un'unica musica. Ingresso libero.
Il presidente a New York ricorda Giovanni Da Verrazzano
Nel giorno del Verrazzano Day il presidente della Regione Toscana punta sul ricordo del grande navigatore toscano nato e vissuto fra Firenze e la tenuta dei Verrazzano a Greve. Lo fa a New York, deponendo dei fiori presso il monumento a lui dedicato (ore 18 italiane) e commemorandolo con il sindaco Adams (ore 20.30 italiane).
Cinquecento anni fa oggi, era il 17 aprile 1524, il navigatore fiorentino fu il primo esploratore ad entrare nella baia che poi vide la costruzione della città di New York. Lo fece mentre stava navigando, per conto del Re di Francia sul veliero Dauphine, lungo le coste orientali degli attuali Stati Uniti d'America.
Nel suo diario Verrazzano quel giorno scrisse "Un sito gradevole, situato tra due piccole ma prominenti colline tra le quali scorre al mare un fiume molto grande". Si trattava dell'attuale baia di Hudson, un’insenatura profonda e ben protetta, un porto naturale che si allungava tra terre ricoperte di foreste e piante lussureggianti. Fu proprio Verrazzano a capire che si trovava in un "nuovo mondo" e non sulle coste asiatiche dove, erroneamente, credeva di essere arrivato 30 anni prima l'altro grande esploratore italiano Cristoforo Colombo.
Al termine di quel viaggio tutta la East Coast, dalla Florida all'Isola di Capo Bretone, era stata mappata dalla spedizione guidata da Verrazzano. Il "navigatore-umanista" che veniva dal Chianti scrisse così un'importante pagina di storia.
Il presidente della Regione a New York ha ricordato anche l'inaugurazione del ponte dedicato a Verrazzano - collega Staten Island a Brooklin -, voluto nel 1964 dall'Italian Historical Society of America. All'epoca, era il 1964, era il ponte ad arco sospeso più lungo del mondo e, grazie a due torri alte oltre 200 metri, collegava le due comunità italiane più numerose della città.