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Funaro (Pd): "Stop al mangificio, commercio di quartiere e aiuti ai Ccn"

Sara Funaro

“Il commercio è da sempre una delle anime di Firenze e per presentare le nostre proposte abbiamo scelto questo luogo per noi molto simbolico, piazza Beccaria-via Gioberti-Borgo La Croce, come esempio di quello che vogliamo difendere e di un sistema di prossimità su cui investire. Qui inoltre insistono due CCN della città, nati dall’aggregazione tra esercenti della zona, un modello che abbiamo sostenuto negli anni perché rappresenta uno strumento virtuoso e di successo, mirato a rafforzare sul territorio gli esercizi di vicinato, a mantenerne la competitività con altre tipologie distributive e ad alimentare la vitalità della zona.

È proprio sul tema dei negozi di vicinato che abbiamo definito delle misure concrete, con una chiara visione di una città futura. Per difenderli, perché rappresentano un patrimonio inestimabile per i rioni ed i loro abitanti, e per rafforzarne le funzioni di prossimità, su cui basare anche il rilancio delle nostre comunità di quartiere nell’ottica di una città prossima.

Vogliamo una città in cui il commercio di vicinato sia centrali, offra servizi ai cittadini, e riesca ad affrontare i costi di affitto senza le distorsioni che il sovraffollamento di alcune categorie commerciali rischia di creare.

Vogliamo tutelare la qualità e la pluralità dei negozi, storici e non, attraverso nuove tutele, sia in area UNESCO che fuori da quel perimetro, con zone a ‘tutela rafforzata’ e un forte sostegno ai negozi di quartiere per vincere le sfide di un sistema commerciale che cambia, legandole sempre di più ai territori e alle persone.

Lavoreremo dal primo giorno ad un tavolo permanente per la difesa del commercio con i Centri commerciali naturali, le associazioni di categoria ed i quartieri, per individuare le aree e le modalità, insieme a chi quotidianamente vive e rende vivi i nostri rioni. Vogliamo essere la prima città italiana a farlo, come siamo stati la prima città a introdurre le prime forme di tutela con il regolamento UNESCO, che va oggi esteso e rafforzato. Saremo un laboratorio con l’obiettivo di costruire una città più viva e vivibile”. Così la candidata sindaca della coalizione di centrosinistra Sara Funaro introduce alcune delle idee programmatiche destinate al commercio cittadino.

LA CITTA’ DEI NEGOZI
Il commercio di quartiere, un bene da tutelare

“Vogliamo difendere il commercio e la vivibilità dei quartieri - dichiara Sara Funaro -, rafforzando le tutele oggi previste dal regolamento UNESCO ed estendendole ad altre zone della città a forte vocazione commerciale, come via Gioberti, Borgo La Croce, via Pietrapiana, Borgo San Lorenzo. Tutelare le attività di vicinato, infatti, significa tutelare la qualità di vita dei cittadini, anche abbassando i costi degli affitti commerciali che rischiano di salire a livelli eccessivi per tante realtà, storiche e non”.

Siamo stati la prima città ad adottare un regolamento che ha limitato le aperture di nuovi esercizi di somministrazione e commercio alimentare nell’area del centro storico Unesco, così come abbiamo introdotto la specifica indicazione di un ristretto numero di categorie merceologiche commerciabili in 11 fra strade e piazze del Centro per tutelarne la specificità.

Grazie all’art.12 della Legge 214/2023 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza), che entrerà in vigore nelle prossime settimane:

- limiteremo l'insediamento di alcune tipologie di attività (gastronomie etniche, fast food, grandi catene, attività della ristorazione e somministrazione) in diversi ambiti commerciali della città, aree caratterizzate da un tessuto commerciale/artigianale di qualità e diversificato. L’obiettivo è tutelare e valorizzare gli esercizi di vicinato, quelli storici e le botteghe artigiane, difendendole dalla concorrenza selvaggia che minaccia di farle sparire anche a causa di un aumento degli affitti che è la conseguenza di una pressione non regolata di alcuni settori in grande espansione;
- bloccheremo i trasferimenti di attività alimentari e di somministrazione in nuove zone nell’area UNESCO (dove le nuove licenze sono già congelate) e anche in alcune zone all’interno della cerchia antica della città, per non farle proliferare in maniera incontrollata e per non concentrarle. Nelle zone individuate saranno bloccati anche gli ampliamenti delle attività di recente insediamento e l’allestimento per il consumo sul posto di generi alimentari.

MOLTO PIU’ DI UN NEGOZIO
Il commercio di quartiere, la casa della prossimità

“In stretta collaborazione con le categorie economiche ed i centri commerciali naturali - spiega Sara Funaro - proporremo di co-progettare una ‘scuola di commercio’ organizzata con innovatori ed esperienze positive di livello nazionale con l’obiettivo di rafforzare i negozi e le attività di vicinato e la loro capacità di diventare sempre più dei riferimenti per le comunità dei rioni e per reagire alle sfide del digitale e delle nuove frontiere del commercio on line. Per sviluppare la digitalizzazione, il contrasto all’omologazione e l’organizzazione di iniziative, eventi e servizi di prossimità, anche facendo rete con altre realtà commerciali per un consumo sostenibile e solidale”.

Per rafforzare i legami tra negozi di vicinato e la cittadinanza metteremo inoltre a disposizione delle attività commerciali:

- un bando da 1 milione di euro con contributi a fondo perduto fino a 20.000 euro per lo sviluppo di progetti di riqualificazione dello spazio pubblico prossimo, la rifunzionalizzazione degli spazi interni e l’accessibilità finalizzati a organizzare eventi, fornire servizi alla cittadinanza, realizzare progetti sociali e iniziative per il rione, incentivando così le collaborazioni con altre realtà del territorio.

“L’obiettivo - dichiara Sara Funaro - è lavorare a un cambio di prospettiva per cui un negozio non sia solamente un negozio ma sempre più un saldo punto di riferimento per la cittadinanza e il quartiere in termini di attività e servizi”.

QUARTIERI VIVI E VIVACI
I Centri commerciali naturali per far vivere strade e piazze

“Per rendere più vivaci le strade e le piazze della nostra città, valorizzando il territorio e rendendo più competitivo il sistema commerciale di vicinato - spiega Sara Funaro -, promuoveremo sempre di più le attività dei Centri commerciali naturali come elemento di potenziamento della vivibilità dei quartieri, attraverso l’organizzazione di eventi culturali, manifestazioni, notti bianche e momenti di socialità, coinvolgendo anche associazioni e società sportive del territorio”.
Per questo lavoreremo a:

- promuovere l’adesione ai CCN garantendo agli esercenti che ne faranno parte incentivi economici nella misura di sgravi sulla TARI;
- esenzione totale dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico e sburocratizzazione delle procedure per l’organizzazione di eventi e iniziative nei diversi quartieri della città da parte dei CCN;
- introduzione di un fondo comunale da 100.000 euro l’anno per co-finanziare queste attività.

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