Le mani della sanità protagoniste nel nuovo murale all'ospedale Campostaggia
Tante mani enormi rivolte verso gli altri. È questa l’immagine che caratterizza “I grandi gesti”, il nuovo murale posto nell’ingresso principale dell’ospedale di Campostaggia inaugurato oggi. L’opera dell’artista siciliano Ligama nasce nell’ambito del progetto “Arte che cura”, realizzato in collaborazione con il Lions Club “Valdelsa” e da questo finanziato.
Il murale di 87 mq circa è un racconto orizzontale dal significato semplice e immediato. Le mani compiono traiettorie utili, competenti, solidali, perfino eroiche, che sanno di dedizione e partecipazione costante e continua. Sono le mani di chi lavora in sanità. Si tratta, perciò, di un omaggio ai protagonisti della salvaguardia della nostra salute.
All’inaugurazione hanno partecipato l’Assessore regionale al Diritto alla salute, il Presidente della Società della Salute Alta Valdelsa, della Provincia di Siena e Sindaco di Poggibonsi, il Presidente della Conferenza aziendale dei sindaci e il presidente del Lions Club Valdelsa Fabio Cantini. Presenti per l'Asl Toscana Sud Est: il direttore generale Antonio D’Urso, la direttrice sanitaria Assunta De Luca, la direttrice amministrativa Antonella Valeri e la direttrice dell’ospedale di Campostaggia Lucia Grazia Campanile.
L’idea di Ligama, street artist giovane ma già affermato nel panorama dell’arte contemporanea italiana, è stata scelta dopo una selezione a cui hanno partecipato 27 proposte. Il rapporto tra “I grandi gesti” e la figura dell’artista siciliano è descritto dal critico d’arte Fabio Migliorati: “Quest’opera è la naturale evoluzione del modo di dipingere di Ligama: dalla tecnica pixel a quella del ritratto anisotropico. Il titolo si rifà senza volerlo al lavoro di uno storico artista italiano, Sergio Lombardo, il quale, nella sua spiccata sensibilità sociologica, tradusse la propria interpretazione del linguaggio mediatico della politica internazionale con il ciclo pittorico dei “gesti tipici”. Più direttamente, I grandi gesti di Ligama richiamano le pagine del noto romanzo di David Foster Wallace “infinite jest”.
“La realizzazione di un murale colorato, - afferma la direttrice di Campostaggia Campanile -, si pone l'obiettivo di creare un'atmosfera accogliente e rassicurante; trasformare la parete dell'ingresso, che altrimenti rimarrebbe bianca e fredda, in un'opera d'arte in grado di trasmettere calore e positività; creare un senso di familiarità e comfort per i pazienti, le loro famiglie e il personale ospedaliero stesso. L’ingresso diventa così una astratta mano dell’ospedale che accompagna l’utente verso la propria cura, e parallelamente può promuovere un senso di comunità e connessione tra i pazienti, i loro familiari e il personale ospedaliero”.
“Quando la direttrice Campanile ci ha proposto di finanziare la realizzazione del murale, - dice il presidente del Lions Club Valdelsa Fabio Cantini -, abbiamo aderito con entusiasmo all'iniziativa. Il nome dato al progetto “Arte che cura” si riferisce al fatto che un artista con la sua opera possa influenzare lo stato d'animo di coloro che, entrando nell’ospedale Campostaggia, vengono presi in cura e seguiti con attenzione e professionalità nel loro percorso sanitario. È lo scopo della sanità pubblica in cui noi tutti crediamo profondamente. Vorrei rivolgere un sentito saluto e ringraziamento ai nostri principali sponsor che hanno contribuito alla realizzazione del murale”.
Fonte: Asl Toscana Sud Est - Ufficio Stampa