Toscana prima in Italia per raccolta pro capite di RRAE
Secondo il Rapporto regionale sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE - l’or-ganismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta comunali e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia - nel 2023 la Toscana ha raccolto 29.657 tonnellate di RAEE.
Il risultato risulta in calo dell’1,8% rispetto al 2022, è in linea con l’andamento registrato a livello nazionale (-3,1%). Questo fa sì che la Toscana si confermi ancora una volta al quinto posto della classifica nazionale.
Cala (-1,7%) anche la raccolta pro capite che si attesta a 8,10 kg per abitante, il valore è in ogni caso di gran lunga superiore alla media italiana (5,92 kg/ab). Nel confronto con il resto del Paese, il dato consente alla regione di conquistare il terzo posto della relativa classifica nazionale e la conferma prima tra le regioni del Centro Italia.
Raccolta per raggruppamenti
Dall’analisi a livello di singoli raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i RAEE, emerge che il calo dei volumi regionali dipende quasi esclusivamente dal calo a doppia cifra (-30,2%) di Tv e monitor (R3) che è però da considerarsi fisiologico e in linea con l’anda-mento nazionale (-32,9%), di conseguenza la raccolta complessiva si ferma a 3.017 tonnel-late.
Crescono invece tutti gli altri raggruppamenti, a partire dai piccoli elettrodomestici ed elet-tronica di consumo (R4) con il 10,4% per un totale di 6.446 tonnellate; segue sorgenti luminose (R5) con il +8% che porta la raccolta a 95 tonnellate. Freddo e clima (R1) registra il +1,7% per un totale di 7.467 tonnellate, pressoché stabile (+0,2%) grandi bianchi (R2) che si assesta a 12.632 tonnellate.
L’analisi per dato pro capite dei raggruppamenti, indica che la regione è particolarmente virtuosa nella raccolta di lavatrici e grandi bianchi: ogni abitante ne raccoglie quasi 1,5 kg in più (+66,9%) rispetto alla media nazionale (2,07 kg/ab).
Raccolta per province
La contrazione dei volumi regionali è l’esito della riduzione delle raccolte di sei province toscane, a partire da quella di Massa Carrara che perde l’8,4% e scende a 1.062 tonnellate; seguono quelle di Grosseto con il -3,9% e 1.714 tonnellate complessive, Firenze (-3,6%) con 7.635 tonnellate, Livorno con il -3,4% si attesta a 3.283 tonnellate, Pistoia (-2,1%) si
ferma a 3.591 tonnellate. Più contenuto il calo della raccolta effettuata nella provincia di Lucca: -1,5% con 3.592 tonnellate raccolte.
Fanno eccezione le province di Prato, la cui raccolta registra il +5,4% e si porta a 1.315 tonnellate, di Siena, che con il +2,8% raggiunge le 1.938 tonnellate, e di Arezzo che cresce del +1,4% per 2.427 tonnellate complessive. Molto più contenuto (+0,4%) invece l’incre-mento della raccolta della provincia di Pisa che si attesta a 3.101 tonnellate.
La migliore performance regionale come raccolta pro capite si conferma essere quella registrata dalla provincia di Pistoia con 12,41 kg/ab (-2,1%), secondo risultato migliore nella classifica nazionale. I suoi abitanti si dimostrano particolarmente virtuosi nella rac-colta di grandi bianchi (R2): ognuno di loro raccoglie infatti oltre cinque kg in più (+246,1%) rispetto alla media nazionale (2,07 kg/ab).
Lo stesso può dirsi per la provincia di Livorno che si posiziona seconda con 10,03 kg/ab (-3,6%) e si distingue per una raccolta di R2 pressoché doppia (+93,1%) rispetto alla media italiana e superiore di quasi un kg (+72,4%) in R4 rispetto a una media italiana di 1,30 kg/ab. Nella classifica nazionale, la provincia perde invece una posizione e diventa quinta.
Terza posizione a livello regionale e ottava a livello nazionale per la provincia di Lucca con 9,39 kg/ab (-1,6%) che si distingue per una maggiore raccolta, soprattutto di R2 ed R4 rispetto alla media del Paese con, rispettivamente, quasi 2 kg in più a testa (+83%) di grandi bianchi avviati a smaltimento rispetto ai 2,07 kg/ab di media nazionale, e 1 kg in più a testa (+77%) di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo rispetto a una raccolta media di 1,30 kg/ab.
Sono superiore alla media nazionale anche i valori pro capite delle province di Grosseto (7,90 kg/ab con il -3,9%) - che si distingue per una raccolta pro capite di R2 superiore di quasi 1,5 kg (+65,5%) rispetto alla media nazionale - di Firenze (7,73 con il -3,6%) - anche lei molto virtuosa nella raccolta di R2 con 1,30 kg in più a testa (+63,1%) rispetto alla media del Paese - di Pisa (7,44 kg/ab con il +0,4%) - che si distingue invece per una raccolta pro capite più alta della media di quasi un kg (+57%) in R4 - di Siena (7,42 kg/ab con il +2,8%) e di Arezzo (7,24 kg/ab con il +1,3%). Sono invece inferiori alla media nazionale le restanti province di Massa Carrara con 5,63 kg/ab (-8,5%) e di Prato con 5,09 kg/ab che però registra la crescita più alta a livello regionale (+5,4%).
Raccolta per tipologia di siti
L’analisi della raccolta regionale dal punto di vista della rete infrastrutturale evidenzia che oltre il 77% dei volumi complessivi vengono raccolti presso i centri di raccolta comunali (CdR), quasi il 23% presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR). Questa incidenza varia però molto a seconda delle singole province: in particolare, in quelle di Massa Carrara e di Prato i rifiuti elettronici vengono portati quasi esclusivamente nei CdR. A Firenze, Livorno e Lucca i cittadini consegnano almeno il 20% dei propri RAEE nei negozi di elettronica di consumo, mentre in quella di Pistoia questa percentuale raggiunge addirit-tura il 60%.
“Nel 2023 la Toscana conferma l’ottima performance che l’ha caratterizzata negli ultimi anni. Se non fosse stato per il calo fisiologico dei quantitativi di Tv e monitor avviati a riciclo, la raccolta complessiva avrebbe registrato una variazione positiva”, commenta Fabrizio
Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “Le province di Pistoia, Livorno e Lucca, forti dei risultati pro capite superiori o almeno pari alla media nazionale in tutti i raggruppamenti, sono vicine a raggiungere il target di raccolta definito dalla Comunità Europea. Ma affinché la regione possa tagliare questo traguardo è importante che le pro-vince di Massa Carrara e di Prato, ancora oggi fanalino di coda nel risultato, si impegnino nella raccolta dei RAEE mancanti, soprattutto grandi elettrodomestici. Incrementare l’attività dei luoghi di raggruppamento della distribuzione in queste realtà è un primo punto su cui riflettere per favorire l’incremento dei volumi avviati a riciclo”.
“La Toscana è la quinta regione in Italia per la raccolta di RAEE, con 29.657 tonnellate nel 2023. È una mole importante, una vera e propria miniera dato che da queste apparecchia-ture è possibile estrarre materie preziose come oro, argento, rame, palladio e terre rare, fondamentali per la realizzazione degli strumenti tecnologici” commenta Monia Monni, As-sessora regionale all'ambiente della Regione Toscana. “Notiamo una leggera diminu-zione nel conferimento, ma credo che questo sia comprensibile anche alla luce di una mag-giore consapevolezza nei consumi e del diminuito potere di acquisto. Crediamo che in pro-spettiva la Toscana sarà in grado di dare una risposta concreta anche al recupero di questa tipologia di rifiuti, anche grazie all’impegno di Iren che realizzerà un nuovo impianto di recu-pero a Terranuova Bracciolini, ed Alia che ne realizzerà un altro nell’area di San Donnino. In questo modo presto saremo in grado di trattare tutti i Raee prodotti sul territorio regionale”.
Fonte: Ufficio Stampa